Re: Ho bisogno di...consigli!!!
..ciao Zolletta!
ti capisco benissimo, e mi sembra di sentire me 9 mesi fa (prima di incontrare la meravigliosa cavallina che è adesso con me, avevo una trotter adesso pensionata che andava a sella senza problemi, con cui spesso gl istruttori si divertivano a farmi saltare), bastava che alzassero di un buco e diventavo cadaverica, non riuscivo a concentrarmi, nell'avvicinamento mi irrigidivo, pensavo solo al salto e in testa mi figuravo che avrebbe staccato come al solito 3 tempi prima, la cavallina si caricava come una molla e spiccava certi saltoni da far paura perfino sui verticali piu striminziti (come riuscivo a starci su ancora non lo so). Morale della favola un anno fa in un giorno di sfiga, lei parte grandissima come al solito, io rigida e cadaverica perchè in preda al terrore resto "in carrozza" e faccio un magnifico carpiato di schiena cadendo talmente violentemente da schiacciarmi una vertebra lombare (ed ero con tutta la tartaruga!!) da lì l'inferno dopo 2 mesi di stop una volta risalita in sella ero completamente bloccata. Mi sentivo uno zero, uno schifo, un'incapace (prima finivo tranquillamente giri da 1.10), una nullità.Ogni fine lezione ero in lacrime per qualche motivo idiota.Guardavo glie sercizi con occhio vitreo e terrorizzato facendone (male) si e no uno su otto.
Poi mi sono messa a riflettere e tra me e me mi sono chiesta "MA QUESTA COSA MI PIACE? MI DIVERTE VERAMENTE..? O mi sto solo auto violentando?" Durante i tre mesi di pausa in cui ho solamente lavorato in piano, fatto lunghe passeggiate e montato più cavalli per cercare di riprendere la mia stabilità in sella e l'agilità, mi sono accorta che veramente mi mancava saltare, mi mancavano quelle sensazioni che solo il salto riesce a dare, l'adrenalina prima della parabola, la brevissima sensazione di "restare in volo", il sentire il cavallo..così senza forzature e senza pretendere troppo da me stessa pian piano ho ricominciato gradualmente, cavalletti, croci, saltini al trotto con barriera d'invito..poi ho incontrato la cavalla che è adesso con me, che è una vera forza della natura e mi aiuta tantissimo in ogni circostanza (anche se è pazza
), che con mille e più sacrifici ho acquistato.
Ne sono uscita bene (anche se a volte capita che certi giorni mi impanichi ancora comunque riesco a gestirmela mooooolto più in scioltezza grazie all'aiuto prezioso della cavallina che è regolarissima e di cuore, e di uno dei miei 2 istruttori che mi motiva, mi fa credere in me stessa e sa infondermi la grinta giusta quando mi vede in panico)
Purtroppo spesso tutto dipende dalla nostra capoccia..le nostre paure si riflettono immediatamente sul nostro modo di stare in sella (almeno xme funziona così), quando qualcosa mi spaventa automaticamente mi irrigidisco, e sentendomi in panico perdo in agilità e in capacità di "sentire" il cavallo. Così finchè non mi sento agile e concentrata per affrontare l'esercizio non vado..perchè purtroppo saltare è meraviglioso ma anche rischioso e se lo si fa con dentro la paura aumenta il rischio di conseguenze non simpatiche.
Prima di fare qualunque cosa come dice Buzz, chiediti prima se ti diverte veramente saltare, se ti manca DAVVERO perchè se è così prima o poi la voglia tornerà da sola, se è così credo che dovresti non metterti fretta, lavorare tantissimo in piano, facendoti seguire da uno di cui ti FIDI veramente (io ho cambiato perchè del primo non mi fidavo x niente), lavorare moltissimo sull'assetto perchè più riesci a fare corpo unico con il cavallo meno avrai la sensazione di "panico e instabilità" ..poi se deve venire anche il cavallo verrà "da sè"
spero si esserti stata utile scusa la lunghezza di questo messaggio ma mi è sembrato di leggere pari pari la mia storia.
Un grosso in bocca al lupo...tifo x te