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 CONSIDERAZIONI IDIOTE 
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
Wildcat mi perdonerà se lo cito....Ma credo sia doveroso...

Cita:
Malgrado i Cordier, D'Aure, Beudant, Saint-Phalle, Raabe, L'Hotte, Decarpentry ec. ecc. l'ndirizzo rispondeva all'assioma che aveva ben presente L'Hotte: -

"TOUT POUR LA GUERRE"...dunque pieghi, flessioni, riunioni - per la gioia di Alex -AFFANCULO!!! .

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"Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri!!"

Passeggiatore consapevole terrorizzato dai fulmini


martedì 13 maggio 2008, 18:21
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
Ahahaahaaa!!!! :lol:

Liberatorio! (non solo per Alex... ) :mrgreen: :roll: : Chessygrin :


martedì 13 maggio 2008, 20:54
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
alexb ha scritto:
Molte scuole equestri affermano che il cavallo è "naturalmente fuori equilibrio"... poi correggono quella che mi sembra una affermazione un po' audace, dicendo che è fuori equilibrio sì, ma per colpa del peso del cavaliere... Caprilli dice invece che il cavallo è in equilibrio naturale, e - per quanto riguarda la "banale" equitazione di campagna, il suo equilibrio naturale va rispettato. O sbaglio? La differenza è abissale.


secondo me entrambe le cose con giuste, perchè:

in campagna il cavallo diventa/viene lasciato più autonomo, perchè in quelle circostanze è meglio che il cavallo decida come affrontare un determinato ostacolo/tragitto, QUINDI il cavallo ogni volta ha il SUO equilibrio naturale perchè è LUI che "decide". in questo caso è il cavaliere che si deve fidare del cavallo...

in campo invece il cavallo deve essere agli ordini e non è autonomo, è il cavaliere che decide come e quando eseguire un determinato esercizio e quindi il cavallo deve essere totalmente in mano al cavaliere, compreso il suo equilibrio...se in quei casi l'equilibrio dell'equino non fosse in mano al cavaliere credo che i due sarebbero in conflitto visto che il cavallo invece deve fidarsi del cavaliere(anche per una questione di vista, contando che un cavallo in atteggiamento non vede molto davanti a se avendo il muso perpendicolare al terreno)

queste son tutte mie supposizioni...se son totalmente fuori strada ditemelo...

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venerdì 16 maggio 2008, 13:23
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
Penso che tu abbia fatto un grande centro!

Chi ha un po' di fegato, potrebbe bendare un cavallo da dressage ben addestrato e vedere come si muove e come si lascia guidare... probabilmente non ci si accorgerebbe della differenza.

D'altronde, i paraocchi degli attacchi ben poco lasciano vedere, al cavallo...

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


venerdì 16 maggio 2008, 14:30
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
è ora di fugare un fraintendimento di fondo... perché anche per la parola equilibrio temo che le diverse scuole diano una definizione diversa.....

PatchWorkTiger ci è andato vicino... dopo l'avvento di baucher quando si parla di equlibrio del cavallo montato bisognerebbe intendere la facilità più o meno grande con cui il cavaliere modifica la ripartizione del peso sui quattro arti per dare le differenti posizioni...

probabilmente da questa definizione è nata la questione "dell'equilibrio sballato dal cavaliere".... perché un cavaliere che non sa farsi capire dal proprio cavallo non riesce a dargli nessuna posizione e ripartire alcun che' (anche un semplice cambio di direzione implica un cambiamento di ripartizione di pesi, dunque un cambio di equilibrio)...

un cavallo libero, per quanto nato male e di genealogia inesistente, il suo istinto gli basta per ripartire il peso sui 4 arti e fare quello che vuole, ci mancherebbe, così pure se viene montato continua a essere in grado di andare e fare quello che vuole senza problemi, peccato che se è montato dovrebbe essere il cavaliere a decidere e non il cavallo, da qui la definizione di equilibrio del cavallo montato, ripeto: la facilità più o meno grande con cui il cavaliere lo controlla (l'equilibrio appunto)...

sul fatto che poi si sappia che tale ripartizione di peso sia maggiore sugli anteriori è tutta un'altra faccenda che esula dall'equilibrio...

avere poi il cavallo in mano fa parte di questa facilità con cui gli si modifica l'equilibrio ma non c'entra nulla con la vista, percarità, il cavallo deve vedere sempre dove va.... il fatto di non permetterglielo in vari modi è solo una crudeltà....

Cita:
Chi ha un po' di fegato, potrebbe bendare un cavallo da dressage ben addestrato e vedere come si muove e come si lascia guidare... probabilmente non ci si accorgerebbe della differenza.


prima che la faccenda piedi fermasse il mio povero cavallo cieco, ci andavamo in giro benissimo, e lo montavo pure male, figuriamoci uno ben addestrato...

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venerdì 16 maggio 2008, 14:47
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
nabumax ha scritto:
avere poi il cavallo in mano fa parte di questa facilità con cui gli si modifica l'equilibrio ma non c'entra nulla con la vista, percarità, il cavallo deve vedere sempre dove va.... il fatto di non permetterglielo in vari modi è solo una crudeltà....


l'equilibrio non centra con la vista, ma aver il cavallo in mano centra eccome.
il cavallo si deve fidare per far tutto quello che vuole il cavaliere e il solo metterlo in atteggiamento gli toglie gran parte della vista, in quanto il cono visivo punta verso il terreno e quindi il cavallo vede solo una o 2 falcate più avanti dei suoi piedi. Vedi il perchè non si deve tenere il cavallo in atteggiamento quando si salta. Ho conosciuto una cavalla che per questo motivo(probabilmente aveva il cono visivo ancora più ridotto della media) se veniva chiusa troppo andava dritta contro al salto, non lo vedeva...

da come hai detto tu allora il fatto di rendere perpendicolare al terreno la testa del cavallo dovrebbe essere una crudeltà...

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venerdì 16 maggio 2008, 15:09
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
nabumax ha scritto:
peccato che se è montato dovrebbe essere il cavaliere a decidere e non il cavallo, da qui la definizione di equilibrio del cavallo montato, ripeto: la facilità più o meno grande con cui il cavaliere lo controlla (l'equilibrio appunto)...


Due persone soltanto, nelle mie peregrinazioni fra i cavalieri, hanno usato una parola diversa: non decidere, o controllare, ma negoziare. La cosa può far scoppiare dalle risate o far inorridire... ma qualcuno ha il fegato di affermare che contratta, negozia con il cavallo.

Domandina.
Se è vero che "dovrebbe essere il cavaliere a decidere", perchè tante ciacole sul fatto che il cavallo "coopera", "collabora"? Altra palata di ippocrisia?

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venerdì 16 maggio 2008, 16:03
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
Ippocrisia e' bellissimo!

Patch, non capisco... un cavallo in rollkur non vede (se non il terreno), ma un cavallo in atteggiamento corretto ha il naso sulla o sopra la verticale, e vede benissimo!

Comunque questi messaggi mi hanno fatto venire in mente una cosa (un po' OT ma piu' o meno si ricollega): tante persone qui in Inghilterra dicono che il motivo per cui ci sono tante cadute e tanti incidenti nel completo moderno rispetto al passato e' l'eccessiva importanza data al dressage e di conseguenza il lavoro passato al lavorare in campo, che ha tolto al cavallo completista la capacita' di pensare per se' e decidere da solo.

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venerdì 16 maggio 2008, 16:19
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
Pascal ha scritto:
Patch, non capisco... un cavallo in rollkur non vede (se non il terreno), ma un cavallo in atteggiamento corretto ha il naso sulla o sopra la verticale, e vede benissimo!


errato, la posizione naturale della testa lo fa vedere benissimo, anzi se noti quando i cavalli si spaventano portano la testa quasi parallela al terreno, come mai? perchè così vedono meglio davanti a se, quindi un cavallo in atteggiamento vede meno.

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venerdì 16 maggio 2008, 20:52
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
usare la parola negoziare o collaborare o domandare o dialogare per me sono tutti sinonimi e tutti passibili di ippocrisia tanto quanto il decidere, l'ottenere, il raggiungere... dipende poi dal lato pratico... ma perché invece di essere costruttivi giriamo attorno alle parole?

sono fuori, il cavallo ha davanti un curva cieca, non vede cosa c'e' oltre e non vuole avanzare, se chiedo di farlo sento che vorrebbe impennarsi, allora NEGOZIO che rimanga almeno puntato nella direzione, poi NEGOZIO che non si impenni, poi NEGOZIO pochi passi, e tramite il NEGOZIARE (che possiamo anche chiamare domandare, dialogare, o quello che vi pare, nel mio caso tra la mano e la bocca) OTTENGO di proseguire la passeggiata.. in poche parole possiamo dire che il cavallo alla fine ha COLLABORATO.....

ti piace la mia descrizione? ma sono tutte ippocrisie comunque, perché il cavallo se ne sarebbe tornato volentieri indietro dalla paura, quindi alla fine vedi che se anche non fosse andato avanti e mi fossi accontentato e fossimo tornati indietro, ci avremo riprovato il giorno dopo o quello dopo ancora, nella calma e senza forzature ma fino a ottenere il risultato di passare oltre la curva..... alla fine la spunta sempre l'uomo, non potrebbe essere altrimenti.... senno' nessuno va piu a cavallo, nemmeno tu alex......

invece di farci le pippe sui termini linguistici perché non ci limitiamo a dare buoni suggerimenti pratici? sarebbe meglio.... invece no! il contatto è male, la capezza è da scemi, la tensione non esiste, e giu a litigare...... mah......

PS
x la storia della vista infatti un tempo il ramener non era verticale ma leggermente avanti.... ma non è più di moda.... ad ogni modo vien da se che più è chiuso verso il petto e meno vede, è ovvio, ma non credo proprio che la privazione della vista sia il motivo o uno dei motivi del ramener e nemmeno debba essere un mezzo per ottenere obbedienza, suvvia....

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venerdì 16 maggio 2008, 22:23
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
Per Nabu: cos'hanno i piedi del tuo vecchio?
Per Patch: continua a pensarci... mi pare un'ottima intuizione! Altrove stiamo parlando del rollkur e analoghi, e potrebbe essere un tassello importante! Chissà che non venga fuori ancora qualcosa!

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venerdì 16 maggio 2008, 23:06
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
come, non ti ricordi?
http://cavallo.forumer.it/about11991-cavallo.html

ad oggi che è circa sei mesi che è sferrato il piede è migliorato, io non so capire bene ma di sicuro la forma è più quella di un piede, piu largo e rotondo, e non di un moncone martoriato, ma persiste l'infiammazione delle lamine (o qualsiasi altra cosa sia) che lascia la muraglia staccata e il piede sensibile, complici anche gli avvicendamenti della gente di scuderia che tra tutti sono riusciti a dargli di nuovo dosi di mangime per ben un mese prima che ce ne accorgessimo.... oggi riesco a girarlo alla corda sul morbido ma altrove zoppica.... e quello che non mi piace è che non riesco a trovare il tempo di muoverlo più spesso su terreni vari.... pazienza..... fa il pensionato in paddock.....

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venerdì 16 maggio 2008, 23:20
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
No, non ricordavo affatto... grazie, OT chiuso.

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venerdì 16 maggio 2008, 23:28
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Messaggio Re: CONSIDERAZIONI IDIOTE
nabumax ha scritto:
PS
x la storia della vista infatti un tempo il ramener non era verticale ma leggermente avanti.... ma non è più di moda.... ad ogni modo vien da se che più è chiuso verso il petto e meno vede, è ovvio, ma non credo proprio che la privazione della vista sia il motivo o uno dei motivi del ramener e nemmeno debba essere un mezzo per ottenere obbedienza, suvvia....


non ho mai detto che è il metodo per ottenere obbedienza, ho detto che difficilmente se il cavallo non si fida di esser condotto si fa tenere in certe posizioni.
è un pò come se noi ci facessimo condurre all'indietro da un'altra persona, il nostro passo sarà più o meno deciso rispetto alla fiducia che abbiamo nel nostro conduttore, se il conduttore ci da poca fiducia allora compenseremo continuandoci a guardare ai lati cercando di individuare eventuali ostacoli...il cavallo uguale, se non si fida non si farà tener la testa perpendicolare oppure interromperà spesso l'esercizio per guardarsi attorno.

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sabato 17 maggio 2008, 0:02
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