Altri fattori importanti x la salute del cavallo
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Harley
Utente
Iscritto il: lunedì 21 febbraio 2005, 15:07 Messaggi: 730 Località: Piemonte
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io ho sempre avuto maniscalchi ke ferravano a caldo,e x come è il mio cavallo è meglio..il mio maniscalco addirittura li prepara gia a casa e qnd lo deve ferrare li modifica solo leggermente...
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sabato 9 aprile 2005, 20:08 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Ciao nik,
credo che la cosa sia più che fattibile.Il lavoro di propioceptive neuromuscolar facilitation altro non è che una maniera "complicata" per denominare le varie tipologie di stretching (che, fra le altre cose, puoi applicare non solo nel pre e post gara ma anche come metodo di prevenzione per la tutela della salute del cavallo).Conosco il ttouch solo tramite alcune cose che ho letto e la cosa mi fa dispiacere,perchè non ho ancora trovato una persona che lo pratichi.Comunque,essendo uno strumento in più per valutare la "storia" del cavallo e per avere una "lettura" in più sui problemi psicofisici che potrebbe avere,la risposta viene da se...Ho assistito a una pratica simile al corso intensivo di Tuina,anche se era prettamente legata al mondo dell'agopuntura.Il nostro relatore,per fare l'anamnesi completa di un cavallo,ha controllato la lingua (forma,consistenza,grado di idratazione,colore,avvallamenti) e ha battuto con le nocche la fronte del cavallo per sentire il rumore provocato dall'osso frontale.Spero di aver interpretato in maniera corretta la tua domanda e di essere stata esaustiva nella risposta.Red
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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sabato 9 aprile 2005, 23:55 |
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Nicola
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Più che esaustiva, ma approfondisco la domanda. Il PNF applicato all'essere umano, tende a sviluppare movimenti in resistenza sia eccentrica che concentrica su catena cinetica completa. Sulla catena cinetica non ho dubbi che si possa studiare un modo per ginnasticare anche il cavallo su catene complete, ma non credo si possa ottenere da lui una collaborazione completa. Mi spiego: o lui cede e si lascia portare gli arti lungo percorsi articolari nuovi, oppure resiste per dolore. Quello che vedo difficile e che la sua resistenza al lavoro del terapista sia misurata e al limite volontaria.
Sono eccessivamente criptico?
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martedì 12 aprile 2005, 10:30 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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no...x quanto mi riguarda ho capito perfettamente a cosa volevi arrivare...è ovvio che il lavoro fatto con un cavallo è diverso da quello fatto su una persona...Ma stà nella bravura del terapista,nei lavori che fa fare anche al propietario,e a tutta una serie di altre cose;che alla fine si arriva a fare un buon lavoro di PNF...su questo credimi!ciao Red
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 12 aprile 2005, 11:04 |
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Nicola
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Posso farti la dichiarazione a questo punto! Data la sintonia di idee, credo che non possa che dichiararti amore eterno!
[:D][:D][:D][:D][:D]
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martedì 12 aprile 2005, 11:09 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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ahahhahahahahhahahahahahhahahahah!Sei simpaticisssssimo
Ciao Red
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 12 aprile 2005, 11:15 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Uff...comunque nn era di questo che volevo parlare in principio!!!Nikkkkkkkk cavolo,mi mandi fuori strada!Ritorno alla domanda iniziale...Quanto è importante la propiocettività nel recupero di un cavallo,e quanto è importante il concetto di MEMORIA STORICA DEL DOLORE?Sono due cose,che spessissimo vengono trascurate,ma di un'importanza fondamentale.Ciao Red
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Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 12 aprile 2005, 11:21 |
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Nicola
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Sul recupero da traumi dolorosi il T Touch secondo me va benissimo, aiuta il cavallo a percepire il suo corpo in maniera differente: ad esempio, la mia cavalla aveva subito grossi maltrattamenti prima di arrivare da me, e certe percosse l'avevano resa insofferente al contatto delle mani con i fianchi e la pancia. Provando con un lavoro totalmente inusuale, la sua curiosità è stata più forte della memoria dolorosa.
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martedì 12 aprile 2005, 11:25 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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(ahahahhah Sei veramente l'uomo della mia vita!)Perchè nn parli più in specifico del lavoro che hai fatto alla tua cavalla?sono sicura che sarebbe interessantissimo x tutti!Mi fa piacere che tu abbia inserito l'argomento TT...Credo che pochi lo conoscano veramente
(io x prima,come ti ho già detto,lo conosco solo x alcune cose che ho letto...e pure in tedesco...un trauma!)Red
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 12 aprile 2005, 11:36 |
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Nicola
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Allora, iniziamo con le buone notizie: il TT è stato pubblicato anche in italiano da equitare, ed è un testo interessante e abbastanza completo.
Il lavoro fatto con la mia Zara: beh, iniziamo dal principio.
E' stata sottratta a 4 anni al primo proprietario per maltrattamenti(per fortuna ha passato, da puledra, una vita serena in allevamento al prato), ha fatto una stagione estiva in un centro molto discutibile che non ha fatto altro che acquire le sue paure; rimandata al commerciante, l'estate successiva è arrivata da noi.
Quando è arrivata da me, il commerciante voleva che la riaddestrassimo per poterla vendere. Inutile dire che non è mai più andata via.
Mi hanno colpito imediatamente due particolari: il primo era il suo carattere "forte" nei confronti del branco, senza violenza ma con una certa predisposizione alla guida.
La seconda caratteristica era la tremenda paura di essere toccata dall'uomo, ovunque, ed in particolare nelle zone che Monty Roberts definisce "sensibili": orecchie, collo, fianchi e reni.
Il primo lavoro che ho fatto, prima di ogni altra cosa, è stato "affettivo". Ho trascorso ore ed ore dentro il suo box, perchè il mio odore e la mia presenza le divenissero familiari, e per convincerla che non rappresentavo un pericolo per lei.
Poi le ho fatto conoscere il tondino: lavoro leggerissimo di join up, mai più di trenta minuti complessivi al giorno. Aveva problemi di disequilibrio: testa alta in maniera anormale, fortissima inclinazione verso il centro del cerchio, un galoppo molto agitato, quasi compulsivo.
Ho alternato il lavoro in tondino a passeggiate, rigorosamente a piedi nel bosco di proprietà della scuderia, aiutandola a scoprire il rapporto con me fuori dal contesto del "maneggio" che per lei era luogo di dolore.
La sella è arrivata dopo due mesi, come viene presentata ad un puledro, nel tondino a terra: doveva poterla osservare, annusare, giocarci se avesse voluto.
Quando il lavoro in tondino si è stabilizzato nelle andature e nell'approccio psicologico che Zara aveva, ho iniziato con lo stretching e il T Touch per riequilibrarla fisicamente.
Sono salito in sella 3 mesi dopo il suo arrivo.
I problemi non sono di certo tutti risloti, ed il suo galoppo in campo è ancora un po' agitato, con un intrinseco desiderio di fuga.
In passeggiata al contrario è il miglior cavallo guida che si possa immaginare.
Il resto alla prossima puntata.....
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martedì 12 aprile 2005, 15:55 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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uff...Nikkkkkkkkkkkkkkkkkk!!!e la prossima puntata quando arriva?????
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 19 aprile 2005, 8:28 |
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cassiopea
Utente
Iscritto il: domenica 10 aprile 2005, 21:04 Messaggi: 226 Località: Lombardia
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ma di che cose bellissime discutete!!!
sono ammirata e un po' invidiosa.
anche io ho avuto a che fare con una cavalla straproblematica e avrei dovuto fidarmi più del mio istinto che dei cosidetti esperti che l'hanno incasinata sempre più.
di pelle mi sarebbe venuto di fare come descrive magnificamente Nicola, ma la mia insicurezza mi ha reso vittima di "consigli" su fiducia mal riposta.
ora devo dire, mi sono liberata e con pazienza e amore l'ho quasi del tutto recuperata pur rimanendo in lei la memoria di situazioni di disagio e sofferenza.
si riuscirà, secondo voi, a rimuoverle del tutto?
_________________ considerate la vostra semenza fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e conoscenza
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martedì 19 aprile 2005, 13:24 |
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Nicola
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Ah, finalmente qualche minuto di tempo perscrivere una nuova puntata.
Il lavoro sull'aggroppamento.
Tutti i cavalli naturalmente trascorrono il loro tempo, in natura, col collo proteso verso terra per brucare. A livello articolare questa è la migliore postura propedeutica all'aggroppamento che si possa ricercare.
In sintesi: più un cavallo può stare al prato e meglio è. Ma fino qui nulla di nuovo.
Sfruttando la voracità della mia bambina, mi sono inventato percorsi vari, tra barriere, circoli e angoli facendole seguire col naso una micro ballotta di fieno legata con una sorta di guinzaglio che trascinavo dietro di me.
Poi ho cominciato, e continuo ancora a praticarlo, a solleticarle il ventre per stimolare in lei la sensazione piacevole associata al lavoro di "contro curvatura" della colonna.
Sempre da terra, sfruttando il lavoro di join-up, la induco a fare quasi dei roll back sul posto. Senza il cavaliere in sella, è lei a scegliere il suo equilibrio, finchè non intuisce da se che la soluzione è portare molto sotto di sè i posteriori.
Una parola sul rinforzo. Le carote, o zuccherini, o caramelle alla mela (ho una cavalla onnivora!!), li dò solo alla fine del lavoro. Il premio durante gli esercizi è sempre la carezza, sulla fronte e circolare. Alcuni studi confermano che induca nei cavalli il ricordo della lingua della mamma sulla fronte dei puledri, e sia davvero un ottimo metodo per mettere il cavallo nella migliore condizione psicologica.
Alla prossima.
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giovedì 21 aprile 2005, 9:32 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Era ora Nik!!!Aspettavo con trepidazione la continuazione della tua esperienza!(Alcuni studi confermano che induca nei cavalli il ricordo della lingua della mamma sulla fronte dei puledri, e sia davvero un ottimo metodo per mettere il cavallo nella migliore condizione psicologica)Quando sono andata a fare lo stage con Bino Jacopo Gentili,questa è stata una delle prime cose che mi ha insegnato...Ma nn solo questo...esistono anche dei particolari tipi di carezze(fatte su tutto il corpo)che appunto portano il cavallo in uno stato di rebirthing....sono tenerissimi quando riesci a portarli a questo livello....allargano le gambe anteriori,e incominciano a fare un mucchio di cose buffissime con le labbra (il ricordo della poppata!).Ci sono anche dei punti specifici,(nella nuca,e nel petto x farla semplice),che se stimolati in maniera adeguata,portano al rilassamento completo del cavallo...Per farvi capire il loro funzionamento,vi faccio un esempio che sicuramente sarà capitato a tutti di vedere....Avete mai osservato un cavallo lavorare in tondino?...Quando un cavallo ha avuto traumi,o è molto spaventato,non guarda mai voi;tiene la testa rivolta all'esterno del tondino... e ogni tanto allunga il collo verso il basso...Questo movimento è la sua valvola di "sfogo"..praticamente si autoscarica dalla tensione accumulata...Quando vengono stimolati i punti di cui ho parlato sopra,nn si fa altro che indurre in maniera "meccanica"(che brutta parola...ma nn me ne venivano altre)lo stesso movimento...Se è fatto in maniera corretta,si noteranno gli stessi effetti delle carezze di cui abbiamo parlato io e Nik prima...Red
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Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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giovedì 21 aprile 2005, 10:48 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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cassiopea ha scritto:
ma di che cose bellissime discutete!!!
sono ammirata e un po' invidiosa.
anche io ho avuto a che fare con una cavalla straproblematica e avrei dovuto fidarmi più del mio istinto che dei cosidetti esperti che l'hanno incasinata sempre più.
di pelle mi sarebbe venuto di fare come descrive magnificamente Nicola, ma la mia insicurezza mi ha reso vittima di "consigli" su fiducia mal riposta.
ora devo dire, mi sono liberata e con pazienza e amore l'ho quasi del tutto recuperata pur rimanendo in lei la memoria di situazioni di disagio e sofferenza.
si riuscirà, secondo voi, a rimuoverle del tutto?
Ti va' di parlare anche della tua esperienza???Sarebbe molto interessante e molto utile.Ciao con simpatia Red
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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giovedì 21 aprile 2005, 10:57 |
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