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tre stati a confronto: italia germania stati uniti
Autore |
Messaggio |
robertodv
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 16:10 Messaggi: 22
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tre stati a confronto: italia germania stati uniti
dovessimo paragonare il reining italiano con quello tedesco o con quello americano qali principali differenze emergerebbero e perche?
in america il cavallo ha fatto la storia in germania pure in italia un po meno eppure non siamo da buttar via in campo europeo e talvolta possiamo competere con i mostri d oltre oceano cosa che i tedeschi sognano. e un problema di cavalli o di trainer? ho generalizzato un po e non voglio togliere núlla ai tedeschi che lavorano in italia anzi! complimenti martin g!
e mi attacco alle stelle che altrimenti si cade e poi alzo il volume di questo silenzio che fa stare bene e mi attacco alla buccia di questa notte esalto salto ma rimango giu....
la portam dei sogni, la porta dei sogni chiudila tu.
(L.L)
_________________ un uomo che conosce bene la bellezza di un bosco in primavera,la bellezza dei fiori,la meravigliosa complessita di una qualche specie animale, e impossibile che dubiti sul senso del mondo.
konrad lorenz
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venerdì 3 marzo 2006, 20:06 |
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gigia
Utente
Iscritto il: sabato 21 maggio 2005, 15:20 Messaggi: 34
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io penso che anche in Italia il cavallo abbia fatto la storia...ai tempi dei d'Inzeo o se vogliamo andare ancora più indietro e nominare Caprilli...questa è storia no?
con i d'Inzeo e Mancinelli e compagnia bella non ce n'era per nessuno!
la Germania è fortissima negli ultimi anni...dressage, salto ostacoli e ora si sta sviluppando molto il reining...non è questione ne di cavalli ne di cavalieri secondo me, ma di tradizione e cultura, in germania il cavallo è quasi uno sport nazionale c'è un maneggio in ogni paesino, la base a cui attingere è molto più folta e i tedeschi hanno una forte disciplina, è normale che abbiano buoni cavalieri e che vincano le gare!
gli Stati Uniti...è un territorio così grande e c'è una tradizione così forte che è quasi impossibile arrivarci vicino...li i bambini, in certi stati, crescono in mezzo ai cavalli, cosa che in italia ce lo sognamo...
credo insomma che i numeri vogliano dire qualcosa, se in Italia ci sono 100 cavalieri e negli Stati Uniti 1.000...dov'è più probabile che salti fuori il campione?
esempio scemo? [:D]
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sabato 4 marzo 2006, 11:41 |
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robertodv
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 16:10 Messaggi: 22
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be? nessun altro? fabio , nicola, reiner e tutti gli altri il vostro contributo potrebbe essere prezioso
roby
_________________ un uomo che conosce bene la bellezza di un bosco in primavera,la bellezza dei fiori,la meravigliosa complessita di una qualche specie animale, e impossibile che dubiti sul senso del mondo.
konrad lorenz
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domenica 5 marzo 2006, 18:49 |
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western girl
Utente
Iscritto il: lunedì 25 aprile 2005, 13:24 Messaggi: 448
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Credo che l'Italia nella monta western sia molto competitiva. Abbiamo ottimi cavalli e ottimi cavalieri, ma purtroppo, e' poco valorizzata e pubblicizzata. Il problema grosso che abbiamo qui e' che la cultura del cavallo e' poco radicata e di conseguenza tutto cio' che ne ha che fare e' sottovalutato e poco apprezzato. E poi non bisogna neanche dimenticare i costi....Se uno vuol fare passeggiate e' un discorso, ma se vuoi gareggiare ti devi spennare il portafoglio per comprare cavalli, attrezatura e per pagare tessere, tesserini, iscrizioni e via cosi...E' logico che il cerchio si restringe, a chi puo' permettersi di spendere migliaia di euro per il cavallo...
Non conosco molto i cavalieri tedeschi, ma so che anche li c'e' molta piu' cultura equestre che da noi....
In America tutto cambia...I cavalli costano meno, quasi tutti possono permettersi di comperare e mantenere un Quarterino discreto per farsi le garette, e a volte anche piu' di uno...I bambini che nascono in famiglie equestri montano a cavallo che hanno 3 anni e fanno gare a 5..Conosco ragazzetti di 12-13 anni che si domano e si addestrano il proprio cavallo, usano il rope sui vitelli con tanta agilita' che ti fanno restare a bocca aperta,aiutano i grandi nel ranch e potrebbero insegnare ai novellini... Crescono in famiglie in cui il bisnonno e il nonno avevano cavalli, poi il padre e la madre e poi loro di conseguenza...Una volta ho visitato una cittadina minuscola e quasi squallida in Wyoming e sono rimasta stupefatta nel vedere che 8 case su dieci, anche se erano brutte o fatiscenti avevano uno o due cavalli ben pasciuti che pascolavo nel retro...
Poi negli States non c'e' tutta la burocrazia che abbiamo qui, pwer quanto riguarda iscrizioni, brevetti e tutte quelle cose li....
Vai sul posto della gara, paghi una stupidaggine di iscrizione e ti fai la tua garetta, sia che monti un Quarter o un incrocio indefinito...
Ti iscrivi alla AQHA con 30 dollari e hai decine e decine di benefici...
iscrivi i tuoi puledri con 50 dollari e ti danno il certificato in tempi brevissimi...Qui in Italia spendi un sacco di soldi e quasi sempre ci sono problemi burocratici di ogni sorta...
E' proprio tutta un altra storia...Io saro' anche di parte, ma andando li spesso non si possono non notare le differnze enormi tra un paese e l'altro...
Si possono avere tanti ottimi cavalli e tanti ottimi cavalieri, ma se manca la cultura, i passi in avanti sono piccoli e lenti...Purtroppo.[V][xx(]
_________________ Cowboy up!
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lunedì 6 marzo 2006, 9:43 |
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robertodv
Utente
Iscritto il: mercoledì 15 febbraio 2006, 16:10 Messaggi: 22
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grazie w g sei sempre molto esauriente
_________________ un uomo che conosce bene la bellezza di un bosco in primavera,la bellezza dei fiori,la meravigliosa complessita di una qualche specie animale, e impossibile che dubiti sul senso del mondo.
konrad lorenz
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lunedì 6 marzo 2006, 10:16 |
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[ 5 messaggi ] |
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