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 Rispetto e paura 
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Messaggio Rispetto e paura
Rispetto e paura sono due parole che vengono usate abbastanza spesso in equitazione... soprattutto la prima. Sarebbe meglio definirla bene, è interessante; è molto, molto importante che rispetto e paura non vengano confusi, e che sia sempre assolutamente evidente se noi, o il cavallo, abbiamo rispetto o paura di qualcosa, o uno dell'altro.... ma è tardi e lascio a voi il compito di dissodare il terreno, se vi va.

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


Ultima modifica di alexb il venerdì 1 febbraio 2008, 3:11, modificato 1 volta in totale.



venerdì 1 febbraio 2008, 0:42
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Messaggio Re: Rspetto e paura
Se intendi durante una richiesta... beh se il cavallo esegue il lavoro rispettandoci lo farà sereno, tranquillo e rilassato, mentre se la fa per paura di esser punito sarà più nervoso e agitato...
Ho compreso la tua domanda?

Comunque, in generale un cavallo che ci rispetta non ci teme, ha fiducia in noi.
C'è il "rispetto" dovuto alla paura, però qui c'è mancanza di fiducia.

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venerdì 1 febbraio 2008, 0:52
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Messaggio Re: Rspetto e paura
Il rispetto nell'equitazione è fondamentale e deve essere reciproco. Il cavaliere deve essere rispettoso del proprio cavallo, capire il suo punto di vista e cercare di rendere migliore la vita e il lavoro del proprio compagno in tutti i modi possibili. Rispettarlo vuol dire non arrabbiarsi mai, ccercare di capire cosa sbagliamo invece di perdere la calma. Rispetto vuol dire non fare gare ogni fine settimana e uscire anche se il cavallo non è completamente a posto riparandosi la coscenza dicendo che i cavalli non sopportano il dolore (cosa per altro completamente falsa).
Il rispetto del cavallo nei confronti del proprio cavaliere è altrettanto fondamentale: il cavallo deve prima di tutto rispettare la "spazio vitale" cioè deve essere attento a non venirci addosso a non pestarci i piedi come spesso accade. Questo è indispensabile, perchè altrimenti molti cavalli, soprattutto se stalloni, diventano invadenti e si rischaino spesso calci e morsi. Devono inoltre rispettare le indicazioni date dal cavaliere: un cavallo che quando gli si chiede di adare avanti tira indietro le orechie e sgroppa non rispetta gli aiuti che lo hanno mandato avanti e nei casi più gravi si rischia di ritrovarsi cavalli che quando chiedi qualcosa rispondono attaccando.
Come distinguere il rispetto dalla paura? un cavallo che ha rispetto è un cavallo che vuole star vicino, ma accetta di essere allontanato, un cavallo che ha paura scappa o nei casi peggiori attacca. La differenza tra disrispetto/rispetto e paura è spesso sottile da notare e solo l'esperienza aiuta, ma si impara a notare i segnali di un cavallo teso: bocca chiusa, occhio fermo, labbra serrate, collo teso, un cavallo che salta peraria ad ogni movimento brusco, a ogni novità.
Un buon addestratore sostituisce la paura on il rispetto e spesso questo passaggio è fondamentale per addestrare bene un cavallo


venerdì 1 febbraio 2008, 1:01
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Messaggio Re: Rspetto e paura
Sì, Shyboy ha aggiunto il rispetto da parte dell'uomo... io non l'avevo citato perchè lo davo per scontato! :mrgreen:

Aggiungo anche che per ottenere un buon rispetto reciproco dobbiamo imparare il linguaggio dei cavalli e loro il nostro... perchè, per quanto ci sforziamo di comunicare più naturalmente possibile con loro, qualche errore "umano" lo facciamo... quindi un cavallo che ti rispetta, se sbagli, ti concede anche il beneficio del dubbio, e viceversa, se un cavallo non risponde subito ad una nostra richiesta non bisogna attaccarlo o punirlo... pazientemente cerchiamo di fargli capire cosa vogliamo da lui!

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venerdì 1 febbraio 2008, 1:06
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Messaggio Re: Rspetto e paura
Non è facile definire il "rispetto"... è proprio una buona definizione della parola, del concetto, che mi interessa...

Vi faccio due esempi semplici, forse aiutano.

Quasi tutti i cavalli hanno paura di un rumore di cui non capiscono la natura, o di un oggetto appariscente e sconosciuto.
Quasi tutti i cavalli hanno invece rispetto del recinto elettrico, pur senza averne alcuna paura... brucano tranquilli a poche spanne dal recinto.

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venerdì 1 febbraio 2008, 1:09
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Messaggio Re: Rspetto e paura
cito dal vocabolario:
Cita:
Il rispetto è il riconoscimento di una superiorità morale o sociale di una persona, manifestato attraverso il proprio atteggiamento o modo di comportarsi

Caro vecchio dizionario, credo che la definizione sia buona anche pr il rapporto uomo cavallo no?
Sempre con i dovutti distinguo ce superiorità non significa supremazia e che il rispetto deve scaturire da una profonda fiducia non dal terrore.


venerdì 1 febbraio 2008, 1:33
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Messaggio Re: Rspetto e paura
Cita:
Il rispetto è il riconoscimento di una superiorità morale o sociale di una persona, manifestato attraverso il proprio atteggiamento o modo di comportarsi

D'accordo, è una definizione di rispetto.

Ma in equitazione si usa correntemente dire:
Rispetto dell'imboccatura.
Rispetto della frusta.
Rispetto dell'ostacolo.

Ora, per quanto strano sia il modo di pensare del cavallo, la definizione "Il rispetto è il riconoscimento di una superiorità morale o sociale di una persona" proprio non si adatta...
... e a pensarci bene, con quella definizione .... cosa significherebbe l'espressione "rispetto reciproco"?
Non ci si può fidare più neanche dei dizionari. :evil:

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venerdì 1 febbraio 2008, 2:51
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Messaggio Re: Rispetto e paura
Il rispetto è il riconoscimento e l'accettazione di una superiorità o di una utilità, fisica o astratta, manifestato attraverso il proprio atteggiamento o modo di comportarsi

es
rispetto di Dio (riconosco, accetto e mi e' utile un'entita' astratta)
rispetto della divisa (riconosco e accetto la multa invece di insultarlo e penso sia utile mio malgrado)
rispetto reciproco degli spazi (riconosco e accetto sia utile tale reciprocita' anche se mi piacerebbe la piscina del vicino)

ma per gli animali parlare di rispetto non so se ha molto senso, perche' appunto gli si darebbe una capacita' di ragionamento che non credo abbiano.
vivono l'istante presente, usano i ricordi piacevoli/spiacevoli per riconoscere le cose e sopravvivere.
probabilmente cio che noi chiamiamo rispetto per nostra comodita', per loro e' un semplice "riconoscimento"... boh...

max

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non ci sono piu' le mezze fermate di una volta


venerdì 1 febbraio 2008, 13:00
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Messaggio Re: Rispetto e paura
nabumax ha scritto:
.....
ma per gli animali parlare di rispetto non so se ha molto senso, perche' appunto gli si darebbe una capacita' di ragionamento che non credo abbiano.
vivono l'istante presente, usano i ricordi piacevoli/spiacevoli per riconoscere le cose e sopravvivere.
probabilmente cio che noi chiamiamo rispetto per nostra comodita', per loro e' un semplice "riconoscimento"... boh...
max


Ecco, a questo volevo arrivare... in equitazione, si usa molto la parola "rispetto" ma senza porsi gran che il problema di [b]cosa significa[/b]! E purtroppo usare parole di cui non è chiarissimo il significato rende tutto ciò che si dice vago e incerto...

Secondo me, il "rispetto" a cui si fa riferimento in equitazione ha a che fare con la prudenza e la cautela. Nemmeno la definizione di prudenza è intuitiva, ma quella sì va bene per uomini e animali: prudenza è la capacità di [b]prevedere le uconseguenze delle proprie azioni, e di tenerne conto[/b]. Se ci pensate, essere prudenti non significa affatto essere spaventati dalle conseguenze... significa sapere che un certo comportamento avrebbe un certo risultato, e quindi evitare il comportamento che porterebbe a un risultato spiacevole... rileggiamo l'assioma L'Hotte:

Cita:
Qualunque sia questo impiego, il punto di partenza dell'obbedienza del cavallo è uno solo. Non potrebbe evidentemente trovarsi nel desiderio di esserci gradito, e ancor meno nell'adempimento del dovere. Risiede unicamente nell'istinto di conservazione dell'animale, che lo porta a evitare il dolore, rispondendo all'[b]avvertimento[/b] che proviene dagli agenti che possono provocarlo [b]e, all'occorrenza, lo produrrebbero fino all'ottenimento dell'obbedienza[/b]. I nostri mezzi di dominio non hanno altra base.
(L'Hotte, Questioni Equestri)


Quando pareggio, io ho [b]rispetto[/b] sia della raspa che del coltello (e anche del cavallo, nello stesso senso di "prudenza": tengo presente che potrebbe calciarmi...) .... uso guanti robusti, mi muovo con una certa cautela... ma mica ho paura della raspa o del coltello, e nemmeno, in genere, del cavallo.

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venerdì 1 febbraio 2008, 13:28
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Messaggio Re: Rispetto e paura
Il cavallo rispetta il frustino quando comprende che al massimo puo recarli una scomodità seguita da una situazione piacevole.
IL cavallo ha paura del frustino se non lo conosce o se questo puo provocargli dolore.

Ora... sostituire frustino con qualsivoglia parola, uomo, recinto, rumore, mucca, rododendro


venerdì 1 febbraio 2008, 16:02
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Messaggio Re: Rispetto e paura
io non so fino a che punto il cavallo separi nella sua mente queste 2 cose.
Noi umani ne capiamo la differenza, ma io penso che per loro sia tutto più semplice.
Non faccio una cosa perché ho paura delle conseguenze, invece che faccio una cosa così il mio padrone sarà felice...

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"..Sogna ragazzo sogna,
Non cambiare un verso della tua canzone,
non lasciare un treno fermo alla stazione,
non fermarti tu.."


venerdì 1 febbraio 2008, 16:07
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Messaggio Re: Rispetto e paura
Questo è piu un ragionamento che va bene per l addestramento dei cani o comunque l ammaestramento.
Un cavallo ragiona per errori non per conquiste.
Il cavallo prima di darti una risposta positiva prova con tutte quelle negative, una volta che ha scartato tutti i possibili errori arriva ad eseguire il movimento corretto e lo comprende tramite non un cessare delle richieste ma bensi un cessare delle correzioni.
Il processo di acquisizione di un cavallo appunto perche segue queste teorie è estremamente lungo rispetto ad un animale predatore che non ha al primo posto l istinto della paura per sopravvivere


venerdì 1 febbraio 2008, 16:15
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