Autore |
Messaggio |
narnia
Utente
Iscritto il: lunedì 28 gennaio 2008, 14:28 Messaggi: 28
|
Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Ciao a tutti, non sono pratica della monta americana e a dire il vero nemmeno sulla monta inglese.. Ma, parlando di redine di ritorno come uno strumento utilizzato per ottenere una spinta coi posteriori e la leggerezza del treno anteriore, muscolando il collo e addominali. (mi perdonino chi ha una definizione migliore di quanto sono riuscita ad esprimermi) Ora: presupponendo l'uso ponderato per un buon risultato, nella monta americana il collo del cavallo deve si essere flesso ma anche disteso. So che una specie di redine di ritorno si usa anche nella monta americana... Ora: quali sono le differenze? come si ottiene la distensione dell'incollatura? L'utilizzo delle redini di ritorno pregiudica un'impostazione americana?
Grazie a tutti coloro che vorrano intervenire!
N.
|
martedì 12 febbraio 2008, 22:10 |
|
|
|
|
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Mi permetto di correggerti: anhe nella monta inglese le redini di ritorno sono usate solo ed esclusivamente per chiudere l'angolo della nuca del cavallo. Le redini non lavorano sull'impulso, è compito della gamba e dovrebbe vigere il principio gamba senza mano; le redini di ritorno non servono ad alleggerire le spalle perchè chiudendo l'angolo della nuca abbassano l'incollatura non la rilevano. sono un attrezzo che andrebbe lasciaato solo ed esclusivamente a professionisti molto esperti che sanno quando e come usarle, altrimenti si corre il rischio di ottenere effetti devastanti blocando la schiena del cavallo e mettendolo ancora più in opposizione. Si abusa di questo attrezzo perchè molti lo vedoo come soluzione a tutti i mali, ma spesso ne è la causa. Andrebbe usato solo su cavalli molto paricolare con precise difficoltà, ma ormai vanno di moda e le si mettono su quasi tutti i cavalli.
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 1:11 |
|
|
omdecavaj
Utente
Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2007, 14:17 Messaggi: 607 Località: varese
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Credo che un professionista abbia la sensibilità necessaria nelle mani per poterle non utilizzare, quindi per me sono uno strumento inutile che agisce sempre nel modo sbagliato, anche se usate con criterio. Lo so cosa dice a riguardo N.O. ma per la mia esperienza rimango della mia idea
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 1:23 |
|
|
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Sono d'accordo con te omde anche se esistono rari casi in cui possono essere utili, per cavalli molto particolari. Non le userei mai io, ne le darai mai in mano a un amatore
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 1:38 |
|
|
narnia
Utente
Iscritto il: lunedì 28 gennaio 2008, 14:28 Messaggi: 28
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Va bene. Ma parliamo di concetti, di un corretto uso di uno strumento. Come si usa, a quale scopo. Ma sopratutto se questo va a influenzare una prospettiva di impostazione americana...
Grazie ancora a tutti.
N.
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 9:44 |
|
|
omdecavaj
Utente
Iscritto il: lunedì 3 dicembre 2007, 14:17 Messaggi: 607 Località: varese
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Come dice Shy lo strumento in questione ha solo lo scopo di flettere la nuca, di conseguenza é una cosa inutile. Spesso in questo modo si incappuccia il cavallo e comunque non rileva la base dell'incollatura, quindi porta a risultati negativi sia all americana che all inglese. Certo.. il cavallo impara a tenere la testa bassa, ma ne perde di impulso, elasticita e movimenti. Non creiamo un vortice tra M.I. e M.W. che non esiste. Se devo distendere l incollatura la devo distendere, punto e basta. Che poi lo faccia in tre modi diversi é un altra questione ma a livello anatomico l estensione deve avere gli stessi risultati in entrambe le monte quindi sarebbe anche logico utilizzare il metodo migliore in tutte le scuole se l obbiettivo é il medesimo. (Mi riferisco solo all estensione) E partendo dal fatto che é sempre meglio usare le proprie mani visto che sono qualche cosa di fantastico che ci differenziano dagli animali, senza l ausilio di strumenti (che nascono dove le mani si fermano) l unico metodo veramente efficace mi sembra quello promosso da P.K. Lo so bene che non lo ha inventato lui infatti scrivo promosso per facilitare le persone a capire di cosa parlo
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 10:34 |
|
|
narnia
Utente
Iscritto il: lunedì 28 gennaio 2008, 14:28 Messaggi: 28
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Ancora una volta: va bene. Ora, visto che mi piace capire le cose: Come si ottiene la distensione? Forse uso un termine non proprio.. Intendo la distensione del collo nel cavallo americano. Nella monta inglese, la distensione del collo come concetto di "lavoro" e' prevista?
Scusate se "zappo la terra" con termini impropri...
N.
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 10:47 |
|
|
Andrea
Utente
Iscritto il: martedì 15 febbraio 2005, 11:05 Messaggi: 5775 Località: Lombardia
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
scusate, ma finite sempre a parlare di monta inglese in una sezione non adatta...e non seguita da tutti..
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 11:05 |
|
|
Infoal
Utente
Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 19:55 Messaggi: 21
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Ciao a tutti Sono d'accordo con voi sul fatto che sia meglio non utilizzarle , ma non sul fatto che si insegni ad abbassare la testa grazie a questo strumento....infatti molto spesso l'animale impara a distinguere il con e il senza e mentre showeggi ti trovi un cervo tra le redini , anziche un animale composto... Posto che un quarter horse , spesso è portato ad assumere quella posizione del collo a seguito della sua costruzione fisica e per questioni di bilanciamento , se vuoi comunque insegnare tale cosa , lo puoi ottenere in due modi molto simili . 1° gli insegni a spingere leggermente sull'imboccatura , fino a che raggiunge la posizione voluta , ma qui devi considerare il tuo stile di "guida " , io come nonpro lo preferisco , perche hai sempre il cavallo in punta di redini ed è più facile correggere o tenerlo unito dalla testa alla coda durante il go.Anche se devi avere un trainer che sappia tenerlo così, perchè se inizia a spingere troppo ...è un problema. 2°L'altro sistema è invece di rendergli molto scomoda la posizione rilevata , cioè infastidirlo con la pressione del morso verso l'alto , e liberarlo subito appe3na accenna ad andare verso il basso. Questo però si accompagna a cavalli molto staccati in bocca (Perez,Meacci..) sicuramente open , perchè in gara se sbagli è la fine , in quanto contatto con la bocca praticamente zero...e ci vuole un controllo con altri aiuti , oltre che un controllo del cavallo praticamente assoluto.
I metodi coercitivi normalmente non funzionano secondo me. Inj ogni caso prima di chiedere al cavallo di distendere l'incollatura , è necessario che già conosca le manovre e sia ben bilanciato , mentre spesso vediamo gente che cerchia con il naso per terra , ma le spalle carichissime ...quindi niente stop e soprattutto se deve tagliare uscendo dal cerchio , si vede il cavallo che di colpo rompe al trotto ,alza la testa e si scompone e gira sbandando con il posteriore...
ogni animale ha un equilibrio che va rispettato, sempre
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 11:06 |
|
|
narnia
Utente
Iscritto il: lunedì 28 gennaio 2008, 14:28 Messaggi: 28
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Andrea ha scritto: scusate, ma finite sempre a parlare di monta inglese in una sezione non adatta...e non seguita da tutti.. Nel titolo del topic ho espresso il desiderio di un confronto. Il mio interesse era piu' bilanciato verso l'aspetto americano di una cosa utilizzata nella monta inglese. O avrei dovuto scrivere in entrambe le sezioni? Per Infoal: non e' che il secondo metodo che hai descritto sia il massimo della vita.... Crei una scomodita' per ottenere una risposta condizionata.... Del primo metodo che hai descritto, non ho capito gran che... o almeno... non riesco a figurarmelo.. N.
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 12:28 |
|
|
Infoal
Utente
Iscritto il: lunedì 4 febbraio 2008, 19:55 Messaggi: 21
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Non so quale esperienza tu abbia di doma o addestramento , cmq è tutto un susseguirsi di incentivi ad adottare comportamenti "comodi" e disincentivarne altri. Mi scuso se non mi sò spiegare , ma forse sarebbe più semplice farti provare , anche perchè i due tipi di monta sono agli antièpodi come mani... La posizione che tu incentivi è una delle tante che il cavallo può assumere naturalmente , non la crei tu , anche perchè altrimenti non sarebbe in equilibrio e quindi non sarebbe funzionale ad eseguire le manovre richieste. E' il solito discorso delle porte chiuse o aperte : quando vuoi insegnare ad un puledro ad andare in una direzione , con gambe e mani gli chiudi la possibilità di andare ovunque tranne che in quella voluta.
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 12:39 |
|
|
nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
infoal shyboy non intendeva che le redini di ritornano insegnano ad abbassare la testa (da quello che ha scritto sembrerebbe ma lo conosco...si è espresso male), intende che quando le usi l'unica cosa che fa la redine di ritorno è far chiudere la nuca...certo che quando le togli nn è assolutamente detto che il cavallo mantenga la posizione...come dici tu spessissimo, quando le togli, i cavalli ribaltano la testa....perchè le redini di ritorno costringono il cavallo nella posizione, non fanno sì che il cavallo voglia mantenerla.... per distendere l'incollatura infoal descriveva un metodo di azione reazione per cui il cavaliere, più il cavallo alza la testa e cerca di sottrarsi, più alza lui le mani, e appena il cavallo accenna ad andare verso il basso cede...in questo modo ogni volta che il cavaliere alzerà le mani, il cavallo impara che si libera del fastidio andando a stendersi...con questo sistema il cavallo si stende perchè vuole farlo e non perchè un attrezzo lo costringe a stare in una certa posizione....che poi sia il cavallo che ha fregato il cavaliere o il cavaliere che ha fregato il cavallo nn ha importanza....conta il risultato dove il cavallo agisce perchè vuole!
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 18:17 |
|
|
Nicola
Utente
Iscritto il: giovedì 17 gennaio 2008, 16:00 Messaggi: 625 Località: Torino - Milano - Istanbul
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
nika ha scritto: che poi sia il cavallo che ha fregato il cavaliere o il cavaliere che ha fregato il cavallo nn ha importanza Mi chiarisci questo concetto?
_________________ "Tu sarai pure Bob Loomis ma io non sono nato ieri!!"
Passeggiatore consapevole terrorizzato dai fulmini
|
mercoledì 13 febbraio 2008, 18:32 |
|
|
nika
Utente
Iscritto il: mercoledì 8 giugno 2005, 12:45 Messaggi: 1017 Località: Lombardia
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
nel senso che il cavaliere alza le mani per ottenere l'abbassamento dell'incollatura sfruttando il naturale istinto di opposizione, "fregando", tra virgolette, il cavallo che in realtà abbassa la testa per nn avere fastidi....e che quindi "penserà" (molto tra virgolette) di aver fregato il cavaliere perchè si è tolto le rotture di scatole...quindi chi ha fregato chi???? cmq era solo un giochino idiota...nulla di filosofico....
|
giovedì 14 febbraio 2008, 23:21 |
|
|
shyboy
Utente
Iscritto il: lunedì 7 gennaio 2008, 11:26 Messaggi: 923 Località: Milano
|
Re: Redini di ritorno: principio della monta inglese e americana
Quello che io intendevo dire è che chiudere la nuca fa abbassare la testa del cavallo. Le redini di ritorno usate male possono sortire effetti diversi a seconda del cavallo: quando le togli alcuni cavalli ribaltano la testa perchè si sono sentiti costretti dalle redini di ritorno, altri si incappucciano e tengono la testa bassa passando dietro le mani, atteggiamenteo comunquesbagliato. in entrambi i casi ha ragione omde le redini di ritorno non alzano la base del collo.
|
venerdì 15 febbraio 2008, 0:15 |
|
|
|