l'opinione di muriel è condivisibile e corretta a mio giudizio
ma è semplicemente teorica..
se questo discorso fosse riferito in generale in un percorso formativo per un ragazzo sarebbe più che corretto..
quindi un neo diplomato preso dalla passione per il cavallo
anzichè spendere per 3/5 anni di università li spende per 1 (scarso) di scuola mascalcia..
il mio caso però è differente e quindi non è così semplice questo discorso..
paolino invece fa un discorso molto più terreno..
concordo sul fatto che ci voglia molta passione per svolgere questo lavoro duro e particolare..
sto ponderando molto bene infatti questa scelta..
e non vedo l'ora di organizzare un weekend immerso in questo mondo lavorativo..
credo che un percorso formativo teorico autodidatta
accostato ad un periodo di "apprendistato" come aiuto maniscalco
sia la via più adatta alle mie esigenze..
poi magari una volta imparata l'arte nel corso dei primi anni
si potrebbe pensare di affrontare questa parentesi di studio professionale
alternata magari, con qualche aggancio, a piccole commesse di lavoro
tali da permettere il soggiorno a Grosseto..
chiedo quindi gentilmente:
ci sono testi, tesi, libri di testo enciclopedie che dalla base più spicciola
portano alla conoscenza della veterinaria equina, della mascalcia..
per es. io ho trovato questa tesi online sulla mascalcia moderna
http://www.mascalcia.net/ita/tesi.htmnon è di difficile comprensione ma comunque mi trovo in difficoltà
perchè ho lacune di base (es. parti interne e esterne dello zoccolo)
avrei anche un'altra curiosità
come viene gestito un rapporto di lavoro
tra maniscalco e "aiutomaniscalco" se così si può chiamare ?
è un rapporto lavorativo regolare che permette di sopravvivere
oppure è un rapporto un pò così.. effimero.. un giorno lavori e l'altro no..
qual'è la media di una paga per un "bocia", si dice dalle mie parti, di questo genere..
Vi ringrazio vivamente per aver ascoltato il mio invito.. veramente gentili..
ciao
M.