Luck, la proprietaria del forum il purosangue inglese ha gentilmente tradotto l ultima lettera scritta da PK.
A questo punto rimarrebbe da tradurre solo la prima risposta della FN
Ricordo che sia la prima traduzione che questa sono semplici traduzioni di privati allo scopo di aiutare chi non conosce le lingue, si precisa dunque che non sono delle traduzioni ufficiali e che potrebbero contenere errori di comprensione.
Le sole traduzioni ufficiali sono in inglese, francese e tedesco, e le trovate in questo sito sotto l opzione "Petizione" http://www.philippe-karl.com-------------------------------------
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Andiamo all’essenziale. L’equitazione ufficiale che oggi si pratica sarebbe “classica”, monopolizzata dalle “Richtlinien”, fondate sul “Manuale della cavalleria tedesca” del 1912 e i suoi principi tenderebbero tutt’ora al “benessere del cavallo”. E’ precisamente qui che risiede la causa profonda del malessere: in primo luogo, e con tutto il ripetto della Cavalleria Tedesca, io non vedo a nome di cosa il suo regolamento del 1912 debba costuire l’alfa e l’omega di tutta la cultura equestre. Si dice che si raccomanda la pratica delle flessioni e che non si ha alcuna tolleranza verso l’incappucciamento. Questo regolamento deve essere stato dunque parzialmente stravolto. Per non citare che due nomi, ci si chiede cosa c’è di comune tra Otto Lorke e Isabell Wert.
Ricapitoliamo.
Il dressage moderno si aggrappa a dei dogmi che sono:
• le mani basse e la ricerca dell’appoggio
• l’impiego sistematico delle redini ausiliarie
• una messa in mano imposta tramite flessioni della nuca
• l’impiego simultaneo degli aiuti (assetto, gambe, mani)
• il piego limitato dell’incollatura, allo scopo di mantenere la curvatura d’insieme del rachide
• per la demi-parade l’impegno dei posteriori verso il centro di gravità nel movimento in avanti
• l’assetto, aiuto di equilibrio, sempre nel senso del piego e non in quello del movimento
Tutto dovrebbe garantire degli atleti felici.
Ora tutti questi bei principi sono regolarmente smentiti da fattori elementari di fisiologia, biomeccanica, fisica, locomozione ed etologia. Numerosi maestri, come l’incomparabile La Guérinière, ne ebbero l’intuizione, benché queste scienze muovessero i loro primi passi. Salvo che nel compiacerci dell’oscurantismo, non abbiamo più nessun motivo oggi per dimenticare questi insegnamenti. Infatti anche se la Chiesa in passato ha condannato Galileo, la terra gira comunque attorno al sole.
Bisogna essere ciechi e sordi, o responsabili federali, per ignorare i processi inqualificabili che questi dogmi hanno reso normali, e le devastazioni nelle quali si trasformano.
Un allevamento di qualità prodigiosa serve alla promozione di una equitazione disastrosa nella quale i cavalli sono le prime vittime silenziose. Questa ecatombe d’altronde è sotto gli occhi di tutti, sia degli allevatori, sia del grande pubblico. L’atleta cavallo è così felice che i casi di doping si moltiplicano in quello che è definito l’alto livello.
Questo divario tra il discorso ufficiale e la realtà delle cose è un imbroglio. Ma è vero che in politica il cinismo è spesso come una seconda natura.
Ma passiamo ad un altro punto. Voi tentate di mettere sotto accusa la mia pratica e il mio insegnamento e per farlo utilizzate le foto scattate al salone di Equitana, quando io dovevo correggere in una mezz’ora un povero cavallo uscito dal vostro sacrosanto sistema. Un niente di eleganza e di onestà intellettuale vi avrebbe dovuto spingere a prendere due foto, il prima e il dopo, così come l’apprezzamento del cavaliere dopo aver rimontato il suo cavallo. Sfortunatamente, ovunque, il mondo del dressage mette in campo una universale solidarietà nei miei confronti, fatta d’ostracismo e mala fede.
Questo mi è indifferente, nella misura in cui io non bazzico alcun posto ufficiale. Eccovi rassicurati. Del resto, la preservazione del meglio della cultura equestre europea e la protezione del cavallo non importano al più alto grado. Notiamo che le nostre istituzioni, incaricate dell’equitazione accademica, mantengono in questo ambito un silenzio assordante.
Il vostro asserto dice che una tale equitazione si effettua pressoché sempre a detrimento dell’attività della schiena del cavallo, della decontrazione e dell’integrità fisica.
Siamo seri. Improvvisamente voi stigmatizzate una filosofia equestre che ignorate del tutto.
Infatti, senza pretendere la perfezione, io mi limito a portare cavalli di tutti i tipi (compresi quelli fortemente modesti) a fare tutte le arie classiche, senza redini ausiliarie, senza ricorso alla forza, senza pratiche nascoste e senza sostanze proibite e tutto ciò in dodici giornate di corso per anno. Che cosa dunque vi impedisce di fare altrettanto?
Aggiungo che tra questi cavalli si trovano dei soggetti d’elite resi immontabili, rovinati nel morale e nel fisico e usciti da scuderie di dressage troppo celebri per essere nominate. D’altro canto, tra i miei allievi si presentano sempre più cavalieri che montavano con successo in “S”, e che, disgustati da questa equitazione, sono alla ricerca di un’ alternativa comprensibile e rispettosa del cavallo. Loro sanno anche che si espongono a delle rappresaglie.
Fortunatamente rimangono alcuni uomini onesti che si danno la pena di venire avanti e di farsi un’opinione. In mezzo a quelli devo citare il Dr. Heuschmann. Voglio riassumervi quello che ha detto e scritto dopo aver seguito una giornata dei miei corsi e passato due giorni nelle mie scuderie. (per le fonti vedi le citazioni sull’originale)
“Sono stato fortunato. I quattro o cinque migliori istruttori del suo sistema erano là, e io non credevo ai miei occhi. C’è stato del dressage incredibile per tutta la giornata. Nessuno ha mostrato il minimo trucco. Mostravano a redini lunghe un piaffer vero, sulle anche, un dressage perfetto.”
“Egli è molto speciale, questa persona dalle mani alte, e io sono andato a vederlo per due giorni per studiare il suo sistema. Ha alcune idee molto interessanti. Se non possiamo usare alcune delle sue idee, potremmo impedire alle persone di tirare. Non si ha bisogno di tirare. Nel suo sistema, il cavallo comincia a masticare, si decontrae e la schiena si alza.”
“Quello che io ho avuto l’onore di vedere durante questo stage, corrisponde all’immagine ideale che io mi sono fatto del dressage. Nuca elastica, contatto leggero, cavalli pronti a distendersi, andature piene di Schwung con allo stesso tempo un collegamento leggero tra la mano e la bocca. Alla fine, il lavoro di Karl corrisponde esattamente alla filosofia della buona equitazione del secolo scorso. Io non comprendo perchè Karl non sia stimato, soprattutto nello sport ad alto livello. La mia visita mi ha mostrato in quale cul-de-sac si trovi l’equitazione competitiva. C’è veramente di che disperarsi e rassegnarsi. Ma siccome ci sono i cavalli che sono martirizzati ogni giorno, non abbiamo il diritto di abbandonare o di ritirarci nel nostro guscio. Noi dobbiamo pensare al futuro e cercare di riportare la cultura dell’equitazione, sotto tutti i suoi aspetti, nell’ambito della coscienza umana. Da qualche giorno mi sono convinto che Karl abbia in questo un ruolo decisivo.”
In quanto veterinario Heuschmann gode di una ottima reputazione. In più, cosa che non nuoce, è un uomo integerrimo e coraggioso.
Devo ricordarvi il bilancio opprimente che danno suo libro, il suo dvd e le sue conferenze sull’equitazione della quale voi siete i cantori e i garanti? Essendo veterinario a Warendorf ha avuto ben modo di formarsi le sue idee. Stanco di prolungare e di garantire il massacro di innocenti, d’avere - tra le altre cose - da infiltrare la schiena di un cavallo di tre anni, ha deciso di rompere il silenzio e ciò va tutto a suo onore.
Allora, desolato di contraddirvi, ma i cavalli che dipendono da me non sono assolutamente in questa situazione.
E io suggerisco che al posto di denunciare la paglia che ci sarebbe nel mio occhio, vi preoccupiate della trave che è evidentemente nel vostro.
In fin dei conti, coperti da considerazioni tecniche e lambiccate, non smettete di barcamenarvi o di differire. Si vede bene che voi siete ostili a tutte le decisioni semplici e chiare poiché è l’insieme del sistema che dovrebbe rimettersi in discussione.
1 – dei criteri oggettivi genererebbero un giudizio sereno e indipendente al posto di questi comportamenti di disatrosa complicità che disperano alcuni giudici (ne conosco).
2 – dei cavalli ordinari ma ben addestrati passerebbero davanti a dei fenomeni e molte stelle cadrebbero dal cielo.
3 - il re si troverebbe nudo poichè i dogmi in vigore non potrebbero più nascondere la loro inutilità e la formazione degli insegnanti rivelerebbe la sua tragica povertà. Tutto sarebbe da ripensare dalle fondamenta.
4 – Alla fine tutto questo proteggerebbe i cavalli e restaurerebbe le virtù educative dell’equitazione ma metterebbe in pericolo dei potenti interessi.
I notabili preoccupati prima di tutto di conservare i loro posti, non cessano di predicare i princìpi di tolleranza: più che tolleranza, di gentilezza, per finire dalla gentilezza alla compromissione.
Prendete coscienza del rigetto enorme che provoca questa equitazione. Tra quelli che mi sostengono si trovano dei medici, dei veterinari, degli osteopati, degli etologi, dei ricercatori e la VFD.
A nome del dogma antico e sacrosanto del businnes, voi non potete continuare a fare pubblicità all’inaccettabile. I risultati sportivi, d’altro canto contestabili, non salverebbero tutti i mezzi poiché in equitazione come nella buona educazione, i metodi sono importanti quanto il risultato.
E’ urgente che il dressage mondiale reagisca lealmente e senza debolezza, prima che si immischi la protezione animali. Ed è questa la direzione verso la quale ci muoviamo giustamente. Io continuo a pensare che la FN abbia il peso e la posizione per potersi ergere a leader di una autentico rinnovamento.
Per deludente che sia, la vostra risposta non saprà scoraggiarmi. Sono disposto a darvene prova, in teoria e in pratica, quando lo vorrete.
Sareste così sportivi da pubblicare questa messa a punto nelle pagine del PM forum?
Sinceramente e cordialmente
P. Karl
Ps: regola n. 10
I “commissari alla distensione” sarebbero dotati di veri poteri. Sanzionerebbero pesantemente i maltrattamenti quali la Rollkur, sapendo che un atleta felice non ha bisogno di subire un’ora e mezza o due di abbrutimento sistematico. L’accesso al campo prova sarà strettamente limitato a 45 minuti prima dell’ingresso in campo. (continua)