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Autore |
Messaggio |
-ambra-
Utente
Iscritto il: martedì 14 giugno 2005, 13:50 Messaggi: 323 Località: Emilia Romagna
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Il Sorgo...
di solito si usa per l'alimentazione degli uccelli.. ma vedo che anche ai cavalli piace molto.
è solo che non mi è mai capitato di trovarne nei mangimi..
un mio amico mi ha detto che nei mangimi nn lo mettono, perchè costa molto. è vero?
mio zio, che fa il contadino, me ne ha tenuto 1 quintale..
secondo voi faccio bene a darlo al cavallo, visto che cmq gli piace?
che proprietà ha?
grazie
ambra
. [img]/public/uploaded/forum/-ambra-/200582384935_sorgo-01.jpg[/img] 11,21 KB
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martedì 23 agosto 2005, 8:48 |
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Silvi@
Utente
Iscritto il: mercoledì 16 febbraio 2005, 13:12 Messaggi: 10110 Località: Lombardia
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ehm....non saprei come aiutarti, io lo dò solo agli uccelli!!![:D]
prova a chiedere al veterinario![;)]
_________________ Ω £ĭΰε wĭţħ £☼ΰε¸ £ĭΰε wĭţħ Þą$$ĭ☼ŋ Ω
(Welcome, Wyoming! )
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martedì 23 agosto 2005, 14:14 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Io personalmente non ne so' molto....Ho fatto una ricerca su internet
Copio e incollo quello che ho trovato....
Sorghum vulgare
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il sorgo è il nome italiano del Sorghum vulgare (detto anche saggina), pianta erbacea annua, della famiglia delle Graminacee.
Originario delle regioni calde.
Ha radici fibrose, fusto eretto, foglie alterne lineari e lanceolate;
l'infiorescenza è terminale, a pannocchia eretta o pendula;
i frutti sono cariossidi ovali di colore bianco o giallo-bruno, possono essere rivestiti da glume e glumette.
Sottospecie:
Sorghum vulgare bicolor
Sorghum vulgare durra
Sorghum vulgare saccharatum – coltivato (pianta da foraggio)
Sorghum vulgare sudanense – coltivato (da foraggio o granella)
Sorghum vulgare technicum – coltivato (utilizzato per scope e spazzole di saggina)
Altre specie del genere Sorghum (ne esistono circa 30).
Sorghum dochna - coltivato
Sorghum exiguum - coltivato
Sorghum halepense (Sagginella o cannarecchia) - unica specie spontanea in Italia: pianta infestante dei campi coltivati.
Economia
Il sorgo è coltivato per scopi alimentari (sia per l'uomo che per gli animali) e industriali (fibre e zuccheri).
Le fibre del sorgo vengono utilizzate come biomassa per la produzione di energia, la paglia è bricchettabile, con una produzione di circa 300 q per ettaro.
Produzione
La destinazione della pianta è alla produzione di granella, di foraggio, fibra e zuccheri.
Coltivazione
Il sorgo è un cereale coltivato, a ciclo primaverile-estivo, vista la sua resistenza all'aridità; è praticabile sia in asciutto che in irriguo ed è pertanto molto adatta alle condizioni climatiche dei nostri ambienti.
Coltivato per la produzione di granella prende nell'avvicendamento il posto della coltura principale, mentre per le altre destinazioni è preferibile l'inserimento come intercalare.
La semina avviene in maggio (molto raramente la temperatura scende sotto lo zero); il terreno deve essere ben lavorato: aratura profonda, frangizollatura e/o fresatura, semina di precisione (il seme deve stare a 2-3 cm di profondità, con densità 30 piante circa per m².
Alimentazione umana
In Africa è usato per l'alimentazione umana (vedi).
Alimentazione animale
Il sorgo in via di sviluppo è tossico, a causa della presenza di durrina (glucoside cianogenetico con effetti mortali), la quale diventa innocua con la maturazione della pianta.
L'utilizzo come foraggio, deve avvenire con la pianta adulta.
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 23 agosto 2005, 14:30 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Utilizzazione del sorgo per la produzione di foraggio in aridocoltura
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Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie
Candidato: Alessandro Del Bono
Relatore: Dott. Alessandro Pistoia
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Il problema di fondo di ogni allevamento zootecnico è costituito dal fatto antinomico che le esigenze alimentari degli animali sono stagionalmente costanti, mentre la produzione dei foraggi è stagionalmente variabile. Questo impone che i foraggi che vengono ottenuti stagionalmente vengano in parte utilizzati freschi ed in parte conservati, per essere utilizzati nei periodi in cui naturalmente non è possibile ottenerli. Un parametro importante che influisce sulla produzione di foraggi sia a livello qualitativo sia a livello quantitativo è sicuramente il clima. Gli andamenti climatici degli ultimi anni stanno subendo delle variazioni ritenute dagli esperti significativamente importanti che producono, talvolta, seri problemi al settore agricolo e conseguentemente anche a quello zootecnico. Molto spesso, per descrivere certi cambiamenti del clima sempre più frequenti, si ricorre alla parola "tropicalizzazione". Il clima mediterraneo sta senza dubbio subendo delle variazioni che sono certamente portatrici di alcune caratteristiche del clima tropicale; in poche parole si manifestano attraverso periodi primaverili-estivi sempre più siccitosi, caratterizzati da alte temperature e con precipitazioni al di sotto delle medie, concentrate in sporadici episodi brevi e violenti. Queste variazioni recano seri danni all'agricoltura ed infliggono conseguentemente gravi perdite anche alle colture foraggere a ciclo primaverile-estivo destinate all'alimentazione del bestiame. Secondo le previsioni, quindi, a detta degli esperti, andamenti stagionali di questo tipo saranno sempre più frequenti, per cui non è sbagliato pensare a colture alternative aridoresistenti, che permettano di fronteggiare periodi siccitosi, anche piuttosto lunghi, garantendo comunque una quantità di biomassa foraggera accettabile. Il sorgo può sicuramente rappresentare una di queste valide alternative, in quanto è caratterizzato da una buona resistenza a situazioni climatiche aride ed inoltre presenta una certa versatilità di impiego: può essere utilizzato come foraggio fresco sfalciato e come pascolo o conservato come insilato, fieno o disidratato artificialmente. Non è da escludere neppure l'utilizzo della granella soprattutto per gli avicoli. Negli ambienti asciutti, in cui il mais non riesce a dare rese sufficienti, il sorgo rappresenta una valida alternativa poiché garantisce una produzione accettabile di biomassa anche in stagioni altamente siccitose. Questo lavoro ha lo scopo di valutare le caratteristiche biologiche, produttive e qualitative di due varietà di sorgo, di cui una da insilato e l'altra più adatta alla fienagione, per ottenere utili informazioni sull'impiego di questa foraggera nell'alimentazione del bestiame, quando, per problemi derivanti da prolungati periodi di aridità, si hanno elevate carenze di foraggi. Dai risultati ottenuti in questa ricerca si osserva pertanto che il sistema di conservazione ottimale per questa foraggera è l'insilamento, in quanto, come il mais presenta un elevato contenuto in zuccheri fermentescibili e un basso contenuto in proteine, caratteristiche che favoriscono le fermentazioni necessarie alla produzione di acido lattico. Con la fienagione è possibile ottenere due o anche tre tagli, a seconda delle condizioni climatiche, ma questa tecnica di conservazione presenta alcuni problemi derivanti dalle caratteristiche morfologiche del sorgo stesso che risulta avvolto da una guaina fogliare molto spessa e cerosa e quindi con caratteristiche di impermeabilità, che durante l'esposizione al sole limitano l'evaporazione dell'acqua, anche in caso di condizionamento. Questa caratteristica, se da un lato limita la conservazione del sorgo per fienagione, dall'altro è quella che contribuisce a rendere la pianta più resistente agli stress idrici, in quanto riduce drasticamente l'evapotraspirazione. I risultati ottenuti in questa ricerca, che hanno avuto un carattere preliminare, meritano di essere approfonditi, in quanto il sorgo ha dimostrato di possedere le caratteristiche e le potenzialità necessarie per entrare a far parte di quella ristretta cerchia di colture, che possono garantire, in condizioni pedoclimatiche avverse, rese soddisfacenti e coprire così le necessità di foraggio durante i periodi più difficili, quando altre colture come mais e medica vanno in crisi.
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 23 agosto 2005, 14:31 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Spero che in qualche modo ti possa essere utile.....[:)]
E comunque,parlane con il tuo veterinario,o con un alimentarista.Nessuno meglio di loro lo può sapere[:)]
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 23 agosto 2005, 14:31 |
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-ambra-
Utente
Iscritto il: martedì 14 giugno 2005, 13:50 Messaggi: 323 Località: Emilia Romagna
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ti ringrazio!!
è stato molto interessante! penso che cmq sentirò anche dal vet! [;)]
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martedì 23 agosto 2005, 14:52 |
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Red Pearl
Moderatore
Iscritto il: lunedì 28 febbraio 2005, 8:11 Messaggi: 1462 Località: friuli venezia giulia
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Ehi Ambra...appena sei qualche cosa ci farai partecipi????grazieeee[:)]
_________________ "Se nella vita seguirai le tue passioni sarai sempre un vincente"....
Erpetologo Steve Irwin (Crocodile Hunter).
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martedì 23 agosto 2005, 14:57 |
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-ambra-
Utente
Iscritto il: martedì 14 giugno 2005, 13:50 Messaggi: 323 Località: Emilia Romagna
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certo!! [:D]
è il minimo che possa fare! [;)]
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martedì 23 agosto 2005, 21:49 |
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