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Nicola
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Il Cervello Equino
Un noto uomo di cavalli (Bino Jacopo Gentili) ha scritto questo a proposito del cervello del cavallo:
"Recenti studi, per i quali l'equipe degli Imprinting-Horse Center di cui fa parte il professor Gentili e' stata premiata col Nobel, hanno dimostrato che nel cavallo le aree corticali del cervello sono separate e quindi non comunicano tra loro, come del resto in tutti gli erbivori. Ciò significa che la visione di un'immagine può avvenire solo alternativamente o dall'occhio destro, o dal sinistro. Quindi il cavallo e' costretto a percepire in momenti distinti ciò che c'è sulla sinistra piuttosto che sulla destra. Questa particolarità ha delle implicazioni nei meccanismi di fuga. I cavalli infatti non fuggono mai alla prima vista di un aggressore, ma solo quando questi mette in atto una tattica complessa che lo porta a passare prima da un lato e poi dall'altro. In questo caso infatti il cavallo si crede attaccato contemporaneamente da due diversi predatori e quindi fugge. Diversamente, quando l'aggressore si accosta solo da un lato, preferisce risparmiare energie."
La separazione delle aree corticali del cervello equino, peraltro, condizionano il suo comportamento anche in un altro senso, piuttosto interessante:
- Il cavallo, erbivoro e predato, non elabora strategie complesse per rispondere all'esigenza primaria di procurarsi il cibo, il che significa che, in sostanza, ha difficoltà a concatenare gli eventi a livello temporale di medio periodo, e che, di fatto, non è in grado di pensare per sequenze di eventi successivi e legati per il raggiungimento di un obiettivo.
Per contro invece, la particolare conformazione cerebrale del cavallo, lo porta ad avere una altissima capacità di memorizzazione, che gli permette di memorizzare una pressochè infinita serie di associazioni semplici di tipo causa - effetto.
Adesso a voi.
Sulla base di questi presupposti, e su altri contributi che spero verranno numerosi, come si lega tutto questo con il nostro rapporto col cavallo?
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mercoledì 19 settembre 2007, 19:59 |
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Ania
Utente
Iscritto il: venerdì 29 luglio 2005, 22:09 Messaggi: 775 Località: Lombardia
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inanzitutto ti ringrazio per il contributo utile e interessantissimo e complimenti per l'interesse e la passione!!!
_________________ Chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza non merita né la libertà né la sicurezza. (B. Franklin)
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mercoledì 19 settembre 2007, 20:48 |
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India83
Utente
Iscritto il: giovedì 8 marzo 2007, 10:23 Messaggi: 2567 Località: Lombardia
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Io lo sapevo giàààà..... pappapero rappapààà !!!
Bhe, me lo hanno spiegato a giugno in un corso che ho fatto tramite un ente di promozione sportiva (davvero interessante!!!). ho avuto come docente un istruttore di dressage e alta scuola, molto preparato sul comportamento e la psicologia equina che ci ha spiegato, tra le latre, anche questa, proprio con questo esempio del cane "predatore" visto dall'occhio destro e poi dal sinistro....
decisamente rilavante nella gestione/preparazione/addestramento del cavallo...
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giovedì 20 settembre 2007, 12:03 |
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Yayablu
Utente
Iscritto il: mercoledì 1 novembre 2006, 21:06 Messaggi: 3238 Località: Lazio
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ehm..scusate.. nel senso che un attimo vede una cosa (magari quella a destra) e dopo un altra ? (quella a sinistra). cioè gli si presentano davanti al cervello due "paesaggi" (non mi viene il termine) completamente diversi e non collegati tra loro? Quindi guarda e vede con un occhio solo alla volta ??
_________________ Ridatemi la Mia stella!
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giovedì 20 settembre 2007, 19:11 |
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rhox
Moderatore
Iscritto il: domenica 24 luglio 2005, 17:49 Messaggi: 5940 Località: Sciolze - To - Piemonte
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esatto.. tranne la zona binoculare il cavallo vede in modo distinto.
non collega i due paesaggi e non li accomuna..questo spiega perchè magari a mano destra non è impensierito da qualcosa mentre a mano sinistra sì..
(il discorso è ovviamente molto più complesso)
_________________ una gara la vinci quando arrivi al fondo..
...vivere è stupendo dispiacendo agli str***i...
..sono tua...
"..E bruci le suole anche se Non c'e' direzione Ma profumo di viole c'e' Tu cammina Nel sole sotto le costellazioni Siamo anime a milioni Che a pensarci c'e' da perdersi Tutti con la propria storia Un graffio dentro alla memoria..."
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giovedì 20 settembre 2007, 20:08 |
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mzpeepers
Utente
Iscritto il: sabato 1 ottobre 2005, 2:09 Messaggi: 600 Località: Estero
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Questa cosa la sapevo.
Spiega come mai se per esempio hai un cavallo un po' pauroso, se passi una cosa che lo spaventa andando in una direzione, quando ripassi nella direzione opposta il cavallo si spaventa di nuovo
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domenica 23 settembre 2007, 23:59 |
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Elena
Utente
Iscritto il: mercoledì 30 marzo 2005, 13:47 Messaggi: 1285 Località: Imola (BO)
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mzpeepers ha scritto: Questa cosa la sapevo. Spiega come mai se per esempio hai un cavallo un po' pauroso, se passi una cosa che lo spaventa andando in una direzione, quando ripassi nella direzione opposta il cavallo si spaventa di nuovo
Quoto in pieno....
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Il y a plaisir plus grand que celui de tuer: celui de laisser la vie James Oliver Curwood
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lunedì 24 settembre 2007, 9:14 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Potrei avere qualche documentazione in più sulla faccenda del Nobel? A chi, e quando, è stato assegnato?
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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lunedì 24 settembre 2007, 10:11 |
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Nicola
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alexb ha scritto: Potrei avere qualche documentazione in più sulla faccenda del Nobel? A chi, e quando, è stato assegnato?
Sono giorni che ricerco questa informazione. Ho scritto loro una mail e sono in attesa di risposta. Per intanto mi sto informasndo con un'amica che ha seguito uno dei corsi di BJG.
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martedì 25 settembre 2007, 10:11 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Speriamo che si stia parlando di cavalli/e e non di bufali/e...
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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martedì 25 settembre 2007, 10:29 |
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Nicola
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Tieni presente che la mia citazione era e resta funzionale ad un più ampio discorso.
Nello specifico, visto che testi e documenti relativi alla neurologia equina scarseggiano, speravo di potermi avvalere anche del tuo aiuto per la ricerca.
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martedì 25 settembre 2007, 10:42 |
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alexb
Utente
Iscritto il: mercoledì 7 marzo 2007, 7:45 Messaggi: 1906 Località: Friuli-Venezia Giulia
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Nicola ha scritto: Tieni presente che la mia citazione era e resta funzionale ad un più ampio discorso.
Nello specifico, visto che testi e documenti relativi alla neurologia equina scarseggiano, speravo di potermi avvalere anche del tuo aiuto per la ricerca.
E' un campo di cui non mi sono mai occupato... vorrei la fonte della tua citazione, tanto per partire da lì: è sul web o su riviste? Questa storia del Nobel dato a un gruppo che studia cavalli mi lascia così sorpreso...
_________________ Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio. Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"
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martedì 25 settembre 2007, 14:13 |
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Nicola
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martedì 25 settembre 2007, 14:28 |
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