Ciao a tutti!
Come da titolo devo proprio "buttare fuori" tutte le cose che ho dentro, non ce la faccio davvero piu, sto scoppiando!
Forse non l'ho mai detto ma, 3/4 anni fa sono caduta in depressione con conseguenti colloqui con Psicologi e compagnia bella. Sono sempre stata mooolto timida ed insicura, poi anni fa avevo anche perso un amicizia importante che mi ha fatto rinchiudere in casa, il che ha alimentato il tutto. (Cosa sbagliatissima, lo so)

Ora che sono sposata, e vivo lontano dai miei ci sto ricascando!
Infatti sono giorni che mi chiudo in camera e piango, come una stupida , e sono sempre nervosa per ogni cosa. Abbiamo due gatti in casa, che non fanno altro che sporcare FUORI dalle lettiere, il divano che non ne voglio parlare, da blu è quasi grigio, e lo pulisco tutti i santi giorni, il tappeto lo usano come tiragraffi, nonostante abbiamo TUTTI i loro giochini, per non parlare delle piante poi!
Ecco, io non ce la faccio davvero piu, sono stanca, stufa ... sono in un paese che non conosco, non conosco nessuno sono lontana dalle mie zone, e qui apparte gli amici di mio marito che si fanno vedere 1 volta al mese non conosco un anima. E' verissimo, potrei uscire e cominciare a girare un pò ... ma non conoscendo le zone da sola non mi fido neanche un pò, il mio senso dell'orientamento è pari a 0. Mi sento come un pesce fuori d'acqua in zone "non mie", è verissimo che lavoro in un maneggio, ma poi fuori da lì basta, finite le mie ore di lavoro, finito di lavorare col cavallo basta, due coccole al peloso, due parole con la compagna del gestore poi via. Non sono poche ore, perchè arrivo alle 6.30 la mattina e me ne vado alle 17.00 la sera, ma appunto essendo timidissima sembra che me ne stia sempre sulle mie.

Mio marito ha ragione sono 2 settimane che sono insopportabile, ma ho fatto 2 settimane col piede rotto, non potevo uscire, adesso che posso uscire di casa LUI è tutti i santi giorni fino alle 3.00 di notte davanti al computer a "lavorare" e ovviamente poi dorme tutto il giorno!!
Mi sento sempre dire da lui "Esci e gira un pò" ... sì è vero ... lo farei anche, ma ho quel maledetissimo problema della timidezza, ho "bisgno" di quella spinta ... non so, uscire assieme boh, ma da sola no. Lo sono stata gia fin troppo, e sinceramente aspettare solo i fine settimana quando andiamo a trovare i miei genitori per andare in giro nel mio paese e in zone che conosco non è il massimo. Non ce la faccio davvero piu!

... Scusatemi per lo sfogo, magari verrà anche eliminato perchè può sembrare una "cretinata", ma ne avevo davvero bisogno.

non è che è lo stress accumulato dal matrimonio...che pian pianino...
adesso che sei più calma.....se nè uscito fuori????

viaaa fuori di casa..........
vai in paese.......
va a far shopping..........

su su.. che la vita è bella....

Potresti iscriverti a qualche corso o in palestra.
Ti aiuterebbe a fare nuove amicizie e far nascere in te nuovi interessi.
Ti serve una piccola spinta, a volte è difficile cercare le novità, soprattutto se una persona è timida, ma una volta preso il via poi si va avanti!

Non è facile trovare una via d'uscita quando si è intimamente convinti che non ce ne siano.
Poniti degli obiettivi da raggiungere senza un margine di temp ben definito. Ad esempio, prova a documentarti sulla psicologia felina, potresti risolvere il problema dei tuoi gatti (di solito è una lettiera non pulita o "troppo" pulita a non invogliare il gatto ad usarla, così come la qualità della sabbia, o che ne abbiano una in due, che sia coperta anziché scoperta, posta in luogo troppo esposto), comprare un telo al divano, provare a vedere se ci sono delle mostre interessanti nelle tue zone, qualche corso interessante. Devi raggiungere questi piccoli obiettivi per appagare te stessa, non per farti appagare da altri, questo è un punto molto importante per uscire da questo limbo in cui stai entrando. Devi riprendere consapevolezza di te.
Lavorare in un maneggio non è comunque una soluzione, unire il lavoro con il piacere non è sempre positivo perché il lavoro comporta sempre delle responsabilità che così facendo vanno ad intaccare anche il lato piacevole di ciò. Non hai un'altra "passione"?

E non pensare a tuo marito, sii egoista in questo momento. Loro spesso non vedono e non capiscono, o per essere più buona e ottimista non sanno cosa fare e più semplicemente non fanno niente.

Nulla è per sempre nella vita se non noi stessi, cura te stessa e solo così sarai felice

questa frase Arya è da incorniciare.

Spesso non ce ne rendiamo conto ma intimamente vogliamo che le cose quasi peggiorino, diventino insopportabili , palesemente insostenibili.. per me era cosi perlomeno..


Green , prima cosa, non sentirti mai stupida..perche dovresti? è un momento no e ti viene d a piangere.. embè? si è stupidi per questo?
io sono sicura che se non fossi tu l autrice del topic, proveresti tenerezza, empatia e voglia di dare una mano a questa persona disperata che scrive..
....beh, allora datti una mano!!

vai a fare un giro per negozi da sola, beviti un the o quello che ti piace , carica il marito e andate fuori a cena.. oppure al cinema

parlagli (semplificando magari) del tuo momento difficile e del fatto che hai paura , perche hai gia sofferto in precedenza.. digli che le cose vi rendono un po distanti, e proponigli di ritagliarvi uno spazio per voi..

e soprattutto convinciti che ne vale la pena ! che tu "ne vali la pena"!

Cara Green (ma come ti chiami in realtà? ) sicuramente la novità che hai affrontato incide tantissimo sul tuo umore, penso che lo farebbe su qualsiasi persona normale, non è facile cambiare casa, città, famiglia...
Però devi trovare le risorse dentro te stessa, devi reagire prima che sia troppo tardi.
Magari una nuova chiacchierata con il tuo psicologo non farebbe male, a volte nella nostra mente succedono cose strane e contorte che poi se analizzate correttamente diventano molto più semplici...

Per i gattacci malefici (con tutto l'amore che ho ) prova a fare come ti ha detto Arya, prova a cambiare qualcosa e vedi come va..

Per la tua timidezza, non so se esiste un rimedio, però come ti hanno consigliato frequentare luoghi di aggregazione come palestre o corsi aiuta tantissimo..

Tutto sommato io penso sia solo un obbligato momento di passaggio per la tua mente, un cambiamente che, per quanto voluto, ha sconvolto il tuo vecchio equilibrio tanto sudato.


Ps: noi siamo qui e, seppure dietro un monitor, siamo in carne (e quantaaaaa ) e ossa

Grazie mille a tutte!!
Mi chiamo Desiree comunque e tra poco piu di 3 mesi faccio 24 anni.

Per il fatto di iscrivermi da qualche parte ci avevo pensato gia tempo fa, ma è appunto la timidezza che mi frega. Mi sento a disagio a sapere di avere tutti gli occhi addosso (che poi non sarà così) ma il mio freno è proprio quello.
Ora sono appena rientrata da una passeggiata con mia Cognata e il malumore e il nervosismo che avevo oggi è solo un brutto ricordo. Ecco ... dovrei imparare a svagarmi un pochettino. Uscire appunto in compagnia magari, oppure quando non si può trovare dei "lavoretti" da fare in casa.

Ma sono tutte idee
Spero molto volentieri di metterne in pratica, almeno qualcuna.

Arya, per i gatti le lettiere che abbiamo in casa sono 2, ma il maschio perennemente sporca immediatamente fuori, davanti alla lettiera Io poi ho sempre e solo avuto cani, ora con loro mi riesce difficile ceare una specie di "feeling" se così posso chiamarlo.

Grazie mille a tutti però ... davvero. A parlarne non sembra, ma aiuta moltissimo. Grazie grazie grazie!!

Ciao Desirée
io sono vecchia, molto brontolona e scassamaroni ma ho voglia di dirti qualcosa.
Ho avuto 24 anni anch'io e come te ero timida. Lo sono stata finchè qualcuno, a brutto muso, mi fece più o meno questo discorso: "ma chi ti credi d'essere da poter pensare di avere gli occhi di tutti addosso? la tua è solo presunzione, arroganza e supponenza. Fai pipì come tutti, ti scaccoli come tutti e come tutti sei una persona normale. Abbassa le penne e guardati intorno...la maggior parte della gente ha bisogno di te, di un tuo sorriso e di una tua mano".
Lì per là mi offesi poi, la notte, ci ho riflettuto, ho dato un calcio alla mia timidezza e mi sono buttata nella mischia.
Ce la farai anche te se solo, con un po' di umiltà, comincerai a guardarti intorno. Esiste il volontariato, la banca del tempo, una qualsiasi scuola di qualcosa che ti piaccia: ceramica o ricamo, all'Università Scienze Infermieristiche (che ti garantiranno un lavoro) piuttosto che Informatica o che ti pare. Poi esiste il piacere di essere moglie, ma con il sorriso perdinci, e così "l'angelo del focolare", ma ne ho solo sentito parlare, non chiedermi in che cosa consiste .
Infine il dovere: quello di amarti sopra a tutto: lo dicono perfino i comandamenti. Amati e scegli solo quello che ti piace..poi, piano piano, riuscirai ad amare anche gli altri e a non averne più paura.
Ma datti una sgrullata veloce e, perdincibacco...SORRIDI che la vita è un mozzico e non si può perdere tempo.

Io penso di essere una delle persone più timide del mondo e faccio un lavoro che fa praticamente a pugni con la timidezza.. ma mi son detta: "Se non faccio l'annuncio perché mi vergogno, la figura di m***a la farò sicuro, in fondo tutti si aspettano che io lo faccia, perché é normale che sia così..." così ho cominciato e mi sono resa conto che ... non mi ascoltava nessuno

cara Desiree ti capisco davvero bene... anche io ho lasciato famiglia, pochi amici e abitudini a 30 km di distanza per trasferirmi a convivere con il mio ragazzo. Quella volta avevo 21 anni e nel frattempo ne sono passati 5. Nel posto dove abitavamo non conoscevo nessuno, anzi non avevo proprio vicini di casa. Qualche volta mi sentivo sola, all'epoca non avevo ancora l'impegno dei cavalli. In quei momenti liberi (lavoravo meno ore di adesso) cucinavo, dormivo o leggevo. All'inizio anche il rapporto di coppia non è stato tutto rose e fiori: io avevo le mie abitudini e lui le sue, ci sono stati momenti in cui avrei voluto scappare, altri in cui avrei spaccato letteralmente piatti, bicchieri e quadri come fanno nei film...
Avevamo un cane, Siska, poi ne abbiamo preso un secondo, Chester, cucciolo, impegnativo, e sporcaccione. Ha staccato tutti i battiscopa dell'ingresso, staccato più quadri dalle pareti distruggendoli e fatti i bisogni per mesi nell'ingresso nel tempo in cui io mettevo le scarpe per farlo uscire...
I miei genitori abitano a mezz'ora di strada da noi e non riesco ad andarli a trovare molto spesso. Due volte al mese circa. Ma non ne sento minimamente la mancanza. Gli amici... quelli veri sono davvero pochi, la mia migliore amica è la proprietaria dei cavalli che ho in mezzafida, ci vediamo almeno 3 volte a settimana, ci sentiamo per sms quasi tutti i giorni. Se abbiamo un problema parliamo, ci sfoghiamo, stiamo ad ascoltarci a vicenda. Per il resto gli altri li vedo e sento davvero poco.
Nemmeno ora che ho cambiato casa e paese ho amici qui, anche perchè l'età media dei vicini è 60 anni... quei pochi che ci sono per fortuna!
Sono stati degli anni che mi hanno aiutato molto a maturare. L'anno scorso abbiamo comprato la casa in cui ci siamo trasferiti da poco, ci siamo messi in discussione prima di fare il grande passo. E non è stato facile. In un periodo di crisi, imbarcarsi nell'acquisto di una casa da ristrutturare, fare un mutuo di 25 anni ecc... vuoi o no ti mette dei dubbi: se poi tra 3 anni ci dovessimo lasciare, se non siamo fatti per stare insieme, se, se, se... pensieri, lacrime, mal di stomaco.
Alla fine ne siamo venuti a capo insieme, nessuno avrebbe potuto aiutarci.
Al primo problema lui avrebbe voluto gettare la spugna, gli ho fatto cambiare idea. Adesso che le cose sembravano essersi stabilizzate ecco che la vita ci mette ogni giorno alla prova, abbiamo altri problemi enormi da affrontare. E non sempre uno solo alla volta

Il mio consiglio è di avere una valvola di sfogo, un hobby, uno sport, un impegno (ma non troppo impegnativo... che ne sò, un corso di fotografia, volontariato) che non comprenda anche tuo marito. Ognuno deve avere del tempo da dedicare a sè stesso. La simbiosi non è vita!

Scusa Desiree, tu hai la fortuna di avere un marito accanto(almeno spero sia così!), perchè non chiedi a lui di aiutarti ad affrontare la tua timidezza? Digli di portarti fuori con un'altra coppia di amici, poi magari due coppie e così via finchè non avrai conosciuto un pò di gente.

Detto questo, anche io ero timidisssssssssssssssima un tempo. E aggiungici pure che son sorda, quindi timidezza centuplicata dall'imbarazzo di parlare con gi sconosciuti, di non capire/farmi capire. Insomma così va la vita, io ho dovuto affrontare due problemi che andavano a piè pari. Ovviamente non ho sconfitto il problema della sordità(magari!!! ) però sono riuscita, grazie ad un favoloso amico, a imparare a fregarmene e adottare il motto "chi non mi ama, non mi merita!"!!

Certo, non è un percorso facile, ma di sicuro ti serve ualcuno che ti sproni, e in questo caso, chi meglio di tuo marito???

In bocca al lupo!!!