Mi connetto all'altro topic (quello sulle relazioni intrespefiche), con una nuova "scoperta": il cosiddetto "Friendship training" di Churk Mintzlaff,
http://www.thenaturalhorse.org .
Un sito che vi consiglio di guardare... se siete abbastanza disponibili a essere provocati. Anche Mintzlaff ci va giù duro, parecchio, anche se in modo diverso dall'altro "provocatore", Nevzorov.
In poche parole, l'idea di base dell'autore (appassionato di etologia equina scientifica, che cita abbondantemente) è: da 6000 anni l'addestramento del cavallo si basa, consapevolmente o meno, sul meccanismo naturale della "herd rank", la gerarchia all'interno del branco, dove c'è chi sottomette e chi viene sottomesso, alla fine di una "prova di forza". Perchè invece non basare l'addestramento su quella relazione che ovviamente esiste, e che gli etologi chiamano "Peer attachment", attaccamento fra pari, ossia quell'amicizia che constatiamo esistere fra singoli cavalli?
Mintzlaff afferma di poter insegnare le tecniche per ottenere questo rapporto con qualsiasi cavallo, per poi costruire tutto il resto dell'addestramento su questa base. Ma alle tecniche non ci sono ancora arrivato... se qualche anglofono condivide con me la fatica di leggere un sito veramente ampio, gliene sarei molto grato!