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 Finalmente so come monto! "Passivamente"... :-) 
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Messaggio Finalmente so come monto! "Passivamente"... :-)
Ho trovato una definizione per il mio stile personale di monta (quella monta "normale" a cui mi riferivo in uno sfortunato topic finito piuttosto male): la "monta passiva". Una monta in cui gli aiuti sono ridotti al minimo assolutamente indispensabile: unicamente, e solo quando serve, il minimo che serve per indicare al cavallo la velocità e la direzione. Tutto il resto, "facci lui".

Troppo facile? mica tanto... bisogna avere una fiducia assoluta del cavallo e non dare aiuti involontari: niente contatto di gambe, niente contatto di mani... e niente aiuti nemmeno con l'assetto, che deve seguire passivamente il movimento del cavallo, senza ostacolarlo nè incoraggiarlo... diciamo che avendo dovuto scoprire questa cosa da solo, ci ho messo anni e anni, e fare "piazza pulita" di gran parte di quello che mi era stato insegnato, e che era orientato ad avere il "controllo" continuo del cavallo. Io ci ho messo anni, ma sono stato in grado di ottenerlo (spiegandolo) a principianti in pochi giorni... perlomeno il concetto.
Non è una cosa grossolana... in termini di addestramento, è usare quanto più possibile il "self carrying", fino a dilatarlo per quasi l'intero tempo di monta... e sono riflessioni che mi sono state suggerite anche dall'ultimo articolo su Caprilli, su Cavallo Magazine.

Riflessione finale (per spiegare meglio il topic sfortunato): meglio un buon lavoro in piano/dressage che una monta passiva; Meglio una monta passiva che un cattivo dressage/lavoro in piano. Quindi: prima insegnare la monta passiva, poi quella attiva (ben fatta!)

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Sbagliando s'impara: in genere, si impara lo sbaglio.
Qualche mago della logica dice: "Se mi contraddici non puoi aver ragione, perchè se tu avessi ragione io avrei torto, e questo è assolutamente impossibile"


Ultima modifica di alexb il sabato 17 novembre 2007, 12:21, modificato 1 volta in totale.



sabato 10 novembre 2007, 13:10
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la cosa mi incuriosisce...continua!!! sono assetata di sapere!!!

sai con mia mamma , ora che abbiamo "rieducato" la mia cavalla(quando l'abbiamo comprata era rimasta traumatizzata dall'anno passato nella scuola, aveva imparato che quando saliva sopra qualcuno le veniva preteso, lei poteva ribellarsi ma poi veniva montata dall'istruttrice per essere "messa agli ordini", non racconto quali torture le facevano) sto lavorando soprattutto su di me, sui miei sentimenti a cavallo, sul mio assetto e sulla mia rigidità!
ora che la cavalla è sempre serena quando monto su, e ci accorgiamo che di punto in bianco si mette in difesa ed IO non capisco perchè, mia mamma si mette ad osservarmi e pian piano mi dice tutte quelle piccole cose "irrilevanti" del tipo "sei arrabbiata!" , "hai le braccia rigide", "fai l'esercizio al passo scandendo BENE tutti i comadi! e ripeti poi al trotto tenendo sempre molta calma e scandendo altrettanto i comandi!".
forse vi sembra una cosa stupida e rispondo che è altrettanto stupida e "facile" quanto fare un cerchio perfettamente tondo!

quindi alex illuminami e forse mi aiuterai^^

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sabato 10 novembre 2007, 13:36
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A dire il vero non ho moltissimo da dire di più... :oops:
Ho appena creato questo concetto di "monta passiva" e voglio pensarci un po' su. Aspettiamo qualche altro parere e se la cosa non si rivelerà una sciocchezza completa ne parlerò ancora un pochino...

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sabato 10 novembre 2007, 14:46
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aspetto con ansia! sono sempre aperta a concetti nuovi, poi valuto se possono piacermi o no^^

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sabato 10 novembre 2007, 15:03
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Hai ragione nel dire che non é cosí diverso dal dressage classico fatto bene.

Il concetto di self-carriage, l'avere il cavallo davvero self-carrying, é di fondamentale importanza nel dressage, anzi, forse é la cosa piú importante perché con il self-carriage arriva anche la leggerezza, e i movimenti diventano piú espressivi: come se il cavallo fosse in libertá in un prato. Questo é il concetto.

L'unica differenza che noto con le tue parole é che un contatto, per quanto leggero (il mio istruttore mi dice sempre: il peso delle redini) é anch'esso di fondamentale importanza nel dressage.

Per quanto riguarda l'uso delle gambe, hai assolutamente ragione!! Dare gli aiuti continui non fa altro che rendere sordo un cavallo! Ma questa non é una novitá...

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sabato 10 novembre 2007, 15:45
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spiegatemi bene cos'è sto self-carriage...

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domenica 11 novembre 2007, 19:36
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Se non l'hai mai fatto, uno degli otto articoli sulla "Teoria dell'apprendimento" di Andrew McLean ne parla diffusamente.
http://www.alexbrollo.com/aebc/self_car ... le_it.html

Ma anche gli altri sette meritano... ti consiglio di scaricarli, stamparli e studiarteli per bene:
http://www.alexbrollo.com/pdf/McLean_by ... s_Orca.pdf

In breve: il self carriage consiste nel fatto che il cavallo mantiene autonomamente, e senza alcun aiuto, la sua andatura, il suo profilo, ecc. per almeno qualche battuta. La dimostrazione che lo fa perchè ha capito cosa gli è stato chiesto, non perchè è "pressato" da una richiesta continua.

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domenica 11 novembre 2007, 20:06
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".........La conservazione autonoma della risposta del cavallo agli aiuti è una caratteristica nota da secoli ed è centrale nell'equitazione classica ed accademica. Soprattutto, è centrale nel benessere mentale del cavallo.Nel dressage dei nostri giorni tende a essere un sogno più che la realtà......"

Parole sante..........

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domenica 25 novembre 2007, 23:00
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molto interessante...
anche s enon mi è completamente chiaro :?

In pratica si dice che bisognerebbe dare pochi aiuti e lasciare che poi il cavallo si gestisca da solo lasciando perdere pressioni o cose del genere?
ridurre tutto a livello elementare?


mercoledì 12 dicembre 2007, 18:24
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tisha ha scritto:
molto interessante...
anche s enon mi è completamente chiaro :?

In pratica si dice che bisognerebbe dare pochi aiuti e lasciare che poi il cavallo si gestisca da solo lasciando perdere pressioni o cose del genere?
ridurre tutto a livello elementare?


Si... l'ideale assoluto sarebbe che dato un qualsiasi aiuto (accelerarare, piegare, assumere un certo profilo) il cavallo mantenesse il movimento richiesto, autonomamente, fino a ricevere un aiuto che indichi un cambiamento... Non dico per mezze giornate, ma per parecchie battute. McLean propone che questa prova sia inserita nel dressage agonistico, per verificare, appunto, quell'aspetto dell'addestramento che prende il nome di self carriage.

Ovviamente c'è anche un passo in più da fare, volendo... quello che si verifica nei cavalli da lavoro, in cui più che singoli aiuto si chiede un compito complesso, e il cavallo lo svolge in autonomia... ho sentito che i cavalli con più spiccato "cow sense" lavorano il bestiame di loro iniziativa. E ho sentito di parecchi cavalli che riportavano a casa il loro cavaliere ubriaco fradicio senza alcun "aiuto"... :wink: ...L'aiuto lo davano loro!

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mercoledì 12 dicembre 2007, 19:08
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