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[ 14 messaggi ] |
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Autore |
Messaggio |
mark1990
Utente
Iscritto il: lunedì 12 settembre 2005, 15:10 Messaggi: 196 Località: Sicilia
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cosa significa???
ciao a tt, la mia cavlla prima quando mi vedeva ed era libera lo zoccolo lo sbatteva aterra, cosa significa???
_________________ [img=right]http://fanlistings.beqanna.com/appaloosas/2.gif[/img=right]
[img=right]http://www.ilmondodielena.it/fanlistings/vari/258x100-don01.jpg[/img=right]
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martedì 13 settembre 2005, 13:44 |
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bLooMY
Utente
Iscritto il: domenica 26 giugno 2005, 11:59 Messaggi: 1414 Località: Lombardia
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non lo sooooo[:14] (aahhh la mia ignioranza[:367])
anche il mio lo fa solo che lo fa se un alro cavallo si avvicina troppo (devo dire che e un grande simpaticone![:204])
_________________ Ohana" significa Famiglia. " nessuno viene abbandonato o dimenticato!
MY DruMee 4ever Love
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martedì 13 settembre 2005, 13:50 |
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botulino
Utente
Iscritto il: martedì 8 marzo 2005, 23:00 Messaggi: 854 Località: Lombardia
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nel senso che struscia lo zoccolo a terra?
se fa così sta raspando e significa che cercano un po' di attenzione....
infatti di solito, raspano quando vedono del cibo in mano a qualcuno
_________________ <center>[img]/public/uploaded/forum/Filo/2005107144231_imagesirene1.jpg[/img]</center>
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martedì 13 settembre 2005, 14:22 |
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bLooMY
Utente
Iscritto il: domenica 26 giugno 2005, 11:59 Messaggi: 1414 Località: Lombardia
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,,,,,,[:355][:355][:355] giuro non lo sapevo quindi sua maesta val fa il figo con gli alti cavalli!!!! eeeeehhhh e io che gi urlo dietro "mucala li ....BASTA!"
_________________ Ohana" significa Famiglia. " nessuno viene abbandonato o dimenticato!
MY DruMee 4ever Love
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martedì 13 settembre 2005, 14:28 |
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mark1990
Utente
Iscritto il: lunedì 12 settembre 2005, 15:10 Messaggi: 196 Località: Sicilia
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si botulino fa cosi, ma io l'altra volta nn avevo cibo in mano, forse significa ke vuole prendere la mia attenzione???'
_________________ [img=right]http://fanlistings.beqanna.com/appaloosas/2.gif[/img=right]
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martedì 13 settembre 2005, 14:44 |
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buzz_lightyear
Utente
Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2005, 17:45 Messaggi: 1445
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Sul comportamento del cavallo ho trovato questo interessante articolo frugando nel web; spero possa esservi d'aiuto
COMPORTAMENTO DEL CAVALLO
Lo studio del comportamento del cavallo è finalizzato, nel caso specifico,all’allevamento ed addestramento del cavallo sportivo.
Esistono oggigiorno tre metodologie fondamentali basate su particolari accorgimenti volti ad ottenere, gradualmente, il massimo rendimento degli animali.
Il metodo svedese prevede periodi di distrazione dopo ogni seduta di lavoro intenso, il metodo inglese del training individuale e quello francese detto “personelle” sono, invece, più specifici per ogni
singolo animale.
Il cavallo è generalmente un essere timido, pauroso e pigro; ama la vitatranquilla e, anche se addomesticato, conserva tutte le sue attività innate e quel senso di libertà che è profondamente radicato in questo animale.
La sottomissione all’uomo è, in fondo, una sorta di compromesso con se stesso in modo tale da eliminare l’insicurezza che lo caratterizza sul piano psicologico.
Nonostante il timore e la timidezza, il cavallo dimostra un’intelligenza ed una sensibilità non comuni:
d’indole fondalmente buona, non dimentica però facilmente i maltrattamenti subiti e spesso si difende mordendo e scalciando, nonostante la fuga sia tutto sommato la soluzione più frequentemente adottata di fronte al pericolo.
La comprensione dei cavalli avviene attraverso l’interpretazione corretta dei diversi segnali che essi inviano.
Tali segnali possono essere di tipo vocale o gestuale e sono spesso collegati gli uni agli altri nella manifestazione di un determinato stato d’animo.
I segnali vocali differiscono per intensità, timbro, intonazione e possono venire emessi a bocca aperta oppure chiusa. Vanno dal sospiro (sigh) al nitrito a bocca aperta (neigh).
Questi due “vocalizzi” testimoniano il minimo ed il massimo grado dell’eccitazione dell’animale. Il gemito è un suono breve e flebile, di bassa tonalità ed esprime sempre una sensazione di dolore; il nitrito si presenta sotto forme diverse a manifestare una più vasta
gamma di stati d’animo. Suoni frequenti, acuti ma bassi e frequenti esprimono desiderio.
La tonalità bassa e la breve durata di un suono quasi stentato fa intuire, invece, uno stato di timore.
Un altro canale di comunicazione è rappresentato da quello olfattivo. I messaggi olfattivi vengono emessi tramite il complesso ed esteso apparato ghiandolare (ghiandole sebacee e sudoripare) che secernono sostanze odorose, tramite le feci e le urine ed i ferormoni
contenuti in esse. Tali messaggi specifici vengono percepiti tramite l’organo di Jacobson od organo vomeronasale, le cui vie di contatto con l’esterno sono situate al di sotto del labbro superiore ed è per questo motivo che il cavallo, allorché voglia percepire meglio un
determinato messaggio olfattivo, esegue quella particolare smorfia nota col termine di “flehmen”.
Il riconoscimento della madre da parte del puledro avviene grazie al particolare odore del corpo, delle feci e dei capezzoli della madre stessa. Inoltre il gusto ed il tatto hanno un ruolo importante nel rafforzamento dei rapporti sociali.
Frequenti sono i leccamenti tra puledri solitamente affiancati in modo tale che la coda dell’uno scacci le mosche dal petto dell’altro. Oltre che come gioco questi atti servono a
rafforzare lo spirito di gruppo, comunicando un forte senso di protezione.
La “strusciata” del puledro che torna dalla madre dopo una galoppata, serve a richiamarne l’attenzione. Spesso la comunicazione tra i cavalli avviene tramite la via uditiva senza però che venga coinvolto l’apparato vocale.
I cavalli, infatti grattano il terreno con gli arti anteriori oppure colpiscono con gli zoccoli la porta dei box. Frequente è anche il
colpo di tosse, che dopo poco viene seguito da altri colpi di tosse in risposta da parte di altri cavalli.
Il campo visivo degli equini è molto ampio e permette una visione binoculare frontale per un massimo di ampiezza di 60 gradi ed una laterale, monoculare.
Esiste, posteriormente una zona di circa 140 gradi di ampiezza in cui non vi è visibilità.
Il bulbo oculare presenta, in sezione longitudinale, forma ellittica. Se la luce entra nell’occhio con direzione ortogonale al cristallino, compie un tragitto più breve prima di giungere sulla retina, che non i raggi che invece incidono obliquamente. Nel primo caso sono messi a fuoco gli oggetti lontani, nel secondo agli oggetti vicini. Per questo motivo, prima del salto, il cavallo porta la testa ortogonalmente al terreno cosicché gli sia pià facile
mettere a fuoco l’oggetto lontano e calcolare correttamente le distanze.
Importante sono, infine, la mimica facciale ed il linguaggio gestuale delle coda.
Le orecchie erette ed orientate in avanti, ai lati o latero-posteriormente, indicano che l’attenzione è rivolta in queste direzioni. Solitamente il cavallo è immobile, ed in tensione
specialmente se l’oggetto gli appare strano o in grado di incutere paura. Le orecchie mantenute immobili, ma mosse di tanto in tanto ed accompagnate dal movimento della testa protesa in avanti, denotano insicurezza e timore nell’animale; se invece sono portate
alternativamente una avanti e l’altra indietro, dimostrano collera. Sottomissione, rabbia e paura insieme sono invece espresse dalle orecchie tese all’indietro. Quando poi i padiglioni auricolari sono lasciati pendere passivamente, il cavallo si disinteressa di ciò
che lo circonda pur continuando a percepire suoni e rumori: sta sonnecchiando.
Infine l’animale manifesta sicurezza se, avanzando, tiene le orecchie in avanti ma leggermente inclinate, assumendo un portamento deciso.
Caratteristico e complesso è il linguaggio della bocca e del naso: alcune espressioni, come il “flehmen” degli stalloni, sono risposte specifiche e caratteristiche a stimoli quali l’odore intenso dell’urina della giumenta. Altre smorfie sono tipiche solo dei puledri.
Le narici dilatate esprimono eccitazione, ma anche attenzione verso un oggetto nuovo che viene così ispezionato dall’olfatto e tastato allungando il naso.
Il labbro inferiore cadente è caratteristico del cavallo assonnato od annoiato; lo stesso accade per la lingua in fuori (a meno che non si tratti dell’effetto di un trauma da stiramento del muscolo linguale).
La bocca aperta indica intimazione di mordere mentre quella serrata con il naso allungato comunicano uno stato di ansia e paura.
La coda può essere portata naturalmente alta quando il cavallo assume un atteggiamento baldanzoso e regale (cav. arabo), oppure può essere appena sollevata come quando il cavallo trotta, oppure schiacciata contro i posteriori e portata leggermente in posizione laterale come accade prima che il cavallo sferri un calcio.
Alcuni cavalli presentano un marcato movimento della testa: dal colpetto all’indietro per richiamare l’attenzione, alla spinta verso l’alto per comunicare la propria aggressività, allo strattone all’indietro in caso di rifiuto, alla scrollata per liberarsi dagli insetti.
Scalciare, mordere, prendere la mano o tirare zampate rivelano turbe del carattere e vizi comportatali caratteristici di cavalli nervosi o paurosi; l’avventarsi contro l’uomo, lo spingerlo contro la parete, il non lasciarsi governare, l’impennarsi, fanno parte delle difese esagerate ed innaturali, tipiche di cavalli ombrosi e restii. Alcuni vizi sono la conseguenza di cattive abitudini: incappucciarsi, incensare, portare la testa al vento per sottrarsi
all’azione delle redini.
Esistono infine vizi impropri, dal momento che denotano furbizia o sono espressione di particolari esigenze: il gonfiarsi, il raspare, lo sciogliersi la cavezza, il coricarsi dopo la bardatura, il rodersi la coperta, il manifestare dei “tic” come il “ballo dell’orso” o il “ticchio d’appoggio”.
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martedì 13 settembre 2005, 15:31 |
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RobyX88
Utente
Iscritto il: martedì 6 settembre 2005, 19:00 Messaggi: 1548 Località: Lombardia
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di solito il mio raspa quando vede lo zaino che per lui è un semplice COSO CONTENENTE CIBO BUONO... quindi immagino che lo faccia perchè vuole da mangiare... oppure lo fa solo x mettersi in mostra... per intenderci... per fare il figo[8D][:D]
_________________ ...Dio non permettere che io vada in un paradiso dove non esistono cavalli...
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martedì 13 settembre 2005, 16:47 |
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conte
Utente
Iscritto il: giovedì 3 marzo 2005, 3:33 Messaggi: 14
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buzz_lightyear ha scritto:
Sul comportamento del cavallo ho trovato questo interessante articolo frugando nel web; spero possa esservi d'aiuto
COMPORTAMENTO DEL CAVALLO
Lo studio del comportamento del cavallo è finalizzato, nel caso specifico,all’allevamento ed addestramento del cavallo sportivo.
Esistono oggigiorno tre metodologie fondamentali basate su particolari accorgimenti volti ad ottenere, gradualmente, il massimo rendimento degli animali.
Il metodo svedese prevede periodi di distrazione dopo ogni seduta di lavoro intenso, il metodo inglese del training individuale e quello francese detto “personelle” sono, invece, più specifici per ogni
singolo animale.
Il cavallo è generalmente un essere timido, pauroso e pigro; ama la vitatranquilla e, anche se addomesticato, conserva tutte le sue attività innate e quel senso di libertà che è profondamente radicato in questo animale.
La sottomissione all’uomo è, in fondo, una sorta di compromesso con se stesso in modo tale da eliminare l’insicurezza che lo caratterizza sul piano psicologico.
Nonostante il timore e la timidezza, il cavallo dimostra un’intelligenza ed una sensibilità non comuni:
d’indole fondalmente buona, non dimentica però facilmente i maltrattamenti subiti e spesso si difende mordendo e scalciando, nonostante la fuga sia tutto sommato la soluzione più frequentemente adottata di fronte al pericolo.
La comprensione dei cavalli avviene attraverso l’interpretazione corretta dei diversi segnali che essi inviano.
Tali segnali possono essere di tipo vocale o gestuale e sono spesso collegati gli uni agli altri nella manifestazione di un determinato stato d’animo.
I segnali vocali differiscono per intensità, timbro, intonazione e possono venire emessi a bocca aperta oppure chiusa. Vanno dal sospiro (sigh) al nitrito a bocca aperta (neigh).
Questi due “vocalizzi” testimoniano il minimo ed il massimo grado dell’eccitazione dell’animale. Il gemito è un suono breve e flebile, di bassa tonalità ed esprime sempre una sensazione di dolore; il nitrito si presenta sotto forme diverse a manifestare una più vasta
gamma di stati d’animo. Suoni frequenti, acuti ma bassi e frequenti esprimono desiderio.
La tonalità bassa e la breve durata di un suono quasi stentato fa intuire, invece, uno stato di timore.
Un altro canale di comunicazione è rappresentato da quello olfattivo. I messaggi olfattivi vengono emessi tramite il complesso ed esteso apparato ghiandolare (ghiandole sebacee e sudoripare) che secernono sostanze odorose, tramite le feci e le urine ed i ferormoni
contenuti in esse. Tali messaggi specifici vengono percepiti tramite l’organo di Jacobson od organo vomeronasale, le cui vie di contatto con l’esterno sono situate al di sotto del labbro superiore ed è per questo motivo che il cavallo, allorché voglia percepire meglio un
determinato messaggio olfattivo, esegue quella particolare smorfia nota col termine di “flehmen”.
Il riconoscimento della madre da parte del puledro avviene grazie al particolare odore del corpo, delle feci e dei capezzoli della madre stessa. Inoltre il gusto ed il tatto hanno un ruolo importante nel rafforzamento dei rapporti sociali.
Frequenti sono i leccamenti tra puledri solitamente affiancati in modo tale che la coda dell’uno scacci le mosche dal petto dell’altro. Oltre che come gioco questi atti servono a
rafforzare lo spirito di gruppo, comunicando un forte senso di protezione.
La “strusciata” del puledro che torna dalla madre dopo una galoppata, serve a richiamarne l’attenzione. Spesso la comunicazione tra i cavalli avviene tramite la via uditiva senza però che venga coinvolto l’apparato vocale.
I cavalli, infatti grattano il terreno con gli arti anteriori oppure colpiscono con gli zoccoli la porta dei box. Frequente è anche il
colpo di tosse, che dopo poco viene seguito da altri colpi di tosse in risposta da parte di altri cavalli.
Il campo visivo degli equini è molto ampio e permette una visione binoculare frontale per un massimo di ampiezza di 60 gradi ed una laterale, monoculare.
Esiste, posteriormente una zona di circa 140 gradi di ampiezza in cui non vi è visibilità.
Il bulbo oculare presenta, in sezione longitudinale, forma ellittica. Se la luce entra nell’occhio con direzione ortogonale al cristallino, compie un tragitto più breve prima di giungere sulla retina, che non i raggi che invece incidono obliquamente. Nel primo caso sono messi a fuoco gli oggetti lontani, nel secondo agli oggetti vicini. Per questo motivo, prima del salto, il cavallo porta la testa ortogonalmente al terreno cosicché gli sia pià facile
mettere a fuoco l’oggetto lontano e calcolare correttamente le distanze.
Importante sono, infine, la mimica facciale ed il linguaggio gestuale delle coda.
Le orecchie erette ed orientate in avanti, ai lati o latero-posteriormente, indicano che l’attenzione è rivolta in queste direzioni. Solitamente il cavallo è immobile, ed in tensione
specialmente se l’oggetto gli appare strano o in grado di incutere paura. Le orecchie mantenute immobili, ma mosse di tanto in tanto ed accompagnate dal movimento della testa protesa in avanti, denotano insicurezza e timore nell’animale; se invece sono portate
alternativamente una avanti e l’altra indietro, dimostrano collera. Sottomissione, rabbia e paura insieme sono invece espresse dalle orecchie tese all’indietro. Quando poi i padiglioni auricolari sono lasciati pendere passivamente, il cavallo si disinteressa di ciò
che lo circonda pur continuando a percepire suoni e rumori: sta sonnecchiando.
Infine l’animale manifesta sicurezza se, avanzando, tiene le orecchie in avanti ma leggermente inclinate, assumendo un portamento deciso.
Caratteristico e complesso è il linguaggio della bocca e del naso: alcune espressioni, come il “flehmen” degli stalloni, sono risposte specifiche e caratteristiche a stimoli quali l’odore intenso dell’urina della giumenta. Altre smorfie sono tipiche solo dei puledri.
Le narici dilatate esprimono eccitazione, ma anche attenzione verso un oggetto nuovo che viene così ispezionato dall’olfatto e tastato allungando il naso.
Il labbro inferiore cadente è caratteristico del cavallo assonnato od annoiato; lo stesso accade per la lingua in fuori (a meno che non si tratti dell’effetto di un trauma da stiramento del muscolo linguale).
La bocca aperta indica intimazione di mordere mentre quella serrata con il naso allungato comunicano uno stato di ansia e paura.
La coda può essere portata naturalmente alta quando il cavallo assume un atteggiamento baldanzoso e regale (cav. arabo), oppure può essere appena sollevata come quando il cavallo trotta, oppure schiacciata contro i posteriori e portata leggermente in posizione laterale come accade prima che il cavallo sferri un calcio.
Alcuni cavalli presentano un marcato movimento della testa: dal colpetto all’indietro per richiamare l’attenzione, alla spinta verso l’alto per comunicare la propria aggressività, allo strattone all’indietro in caso di rifiuto, alla scrollata per liberarsi dagli insetti.
Scalciare, mordere, prendere la mano o tirare zampate rivelano turbe del carattere e vizi comportatali caratteristici di cavalli nervosi o paurosi; l’avventarsi contro l’uomo, lo spingerlo contro la parete, il non lasciarsi governare, l’impennarsi, fanno parte delle difese esagerate ed innaturali, tipiche di cavalli ombrosi e restii. Alcuni vizi sono la conseguenza di cattive abitudini: incappucciarsi, incensare, portare la testa al vento per sottrarsi
all’azione delle redini.
Esistono infine vizi impropri, dal momento che denotano furbizia o sono espressione di particolari esigenze: il gonfiarsi, il raspare, lo sciogliersi la cavezza, il coricarsi dopo la bardatura, il rodersi la coperta, il manifestare dei “tic” come il “ballo dell’orso” o il “ticchio d’appoggio”.
Breve, sintetico ... sei un campione del mondo!
_________________ Percidi gaudes, percisus, Papyle, ploras:cur, quae uis fieri, Papyle, facta doles?
Paenitet obscenae pruriginis? An magis illud fles, quod percidi, Papyle, desieris?
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martedì 13 settembre 2005, 18:27 |
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ari
Utente
Iscritto il: giovedì 25 agosto 2005, 1:26 Messaggi: 402 Località: Lombardia, provincia di Pavia
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il mio raspa quando gli portano il mangime e lui non è ancora "rincasato" nel suo box..(magari perchè l'ho docciato e l'ho lasciato un po' lì ad asciugare...)[:D]
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martedì 13 settembre 2005, 18:44 |
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mark1990
Utente
Iscritto il: lunedì 12 settembre 2005, 15:10 Messaggi: 196 Località: Sicilia
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grazie x i vostri consigli...
_________________ [img=right]http://fanlistings.beqanna.com/appaloosas/2.gif[/img=right]
[img=right]http://www.ilmondodielena.it/fanlistings/vari/258x100-don01.jpg[/img=right]
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martedì 13 settembre 2005, 20:57 |
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buzz_lightyear
Utente
Iscritto il: lunedì 14 febbraio 2005, 17:45 Messaggi: 1445
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conte ha scritto:
[quote]<i>Messaggio di buzz_lightyear"]
.....Breve, sintetico ... sei un campione del mondo!
Ehi conte!!! ammesso che tu sapessi già tutte quelle belle cose, ma non ci credo, mi spieghi chi ti ha costretto a leggerle[?]
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mercoledì 14 settembre 2005, 8:07 |
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mark1990
Utente
Iscritto il: lunedì 12 settembre 2005, 15:10 Messaggi: 196 Località: Sicilia
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buzz, cmq grazie...
_________________ [img=right]http://fanlistings.beqanna.com/appaloosas/2.gif[/img=right]
[img=right]http://www.ilmondodielena.it/fanlistings/vari/258x100-don01.jpg[/img=right]
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mercoledì 14 settembre 2005, 10:44 |
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dryagon
Utente
Iscritto il: giovedì 17 marzo 2005, 18:41 Messaggi: 765
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Il mio saurone nn raspa mai per terra..lui brontola col naso..aspettate che spiego meglio se riesco, non nitrisce propriamente, fa una specie di nitrito più basso! tira il musetto in avanti con le orecchiette drittissime e...brontola per farsi sentire![^] Bè ora che mi ci fate pensare..in un periodo dell'anno raspa ancora per terra..quando ci sono le fattrici coi puledri che girano in azienda e che in quel periodo sono in calore..fa ancora lo stallone..[:)]..si dimentica che gli manca un pezzo poverino![:(][:(]
_________________ Cavaliere ascolta..
Mi piacciono le praterie, i grandi spazi. Fammi lavorare soprattutto in campagna, essa è la mia gioia di vivere. Ti darò in cambio il meglio di me stesso. Non amo vivere solo, ho bisogno di compagnia, della compagnia dei miei simili, per galoppare, per mangiare, per giocare oppure per litigare.
Ti prego non abbandonarmi.
by Stephane Bigo
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mercoledì 14 settembre 2005, 10:53 |
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mark1990
Utente
Iscritto il: lunedì 12 settembre 2005, 15:10 Messaggi: 196 Località: Sicilia
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ho capito...
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mercoledì 14 settembre 2005, 10:55 |
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