Non è solo la nostra beneamata federazione a interessarsi solo a determinati binomi ,con criteri non sempre perfettamente ''comprensibili'',ma anche i nostri giornalisti equestri.......ho da sempre l'abitudine di consultare la computer list dei migliori cavalieri da salto ostacoli italiani ,compresi young riders e juniores.....leggo i nomi dei primi Gaudiano,De Luca(vado a memoria ,quarto?) e poi leggo gli articoli del giornalista di turno che pronostica una luminosa carriera come sicura promessa per.........sorpresa! non per questi che sono tra i primi(tranne un po' per Gaudiano che avendo vinto il titolo europeo son proprio costretti a ''calcolarlo'' e vorrei vedere.....) ma per Tizio figlio d'arte del Cavaliere internazionale Tizio e Caia figlia d'arte del Cavaliere internazionale Caio che pero',piccolo insignifivcante particolare, per ingiustizia della sorte sono molto ma molto piu' indietro di questi'innominabili''(casualmente non figli d'arte)nella computer list........
Poi lo stesso giornalista e rivista,con invidiabile coerenza, in altri articoli attaccano con la nenia del ''Sofferente''per le condizioni in cui versa il salto ostacoli in Italia, le colpe di questi,le colpe di quegli altri.......la colpa è sempre degli altri ovviamente........
In Italia ci sono tante caste ed esiste anche quella dei giornalisti e degli amici dei giornalisti.......mi piacerebbe che qualche giornalista equestre riconoscendosi(che leggono attentamente i forum) mi rispondesse con onesta' intellettuale.....quando si parla di giovani e si tratteggiano future carriere bisognerebbe approcciarsi con rispetto,imparzialita' e riconoscimento del merito......il merito sono le gare vinte,le gare vinte fanno punteggio e la computer list registra notarilmente il merito......quindi il merito è dato dalla computer list e non dalla simpatia o parentele dei binomi.........o lameno questa è la mia opinione.

questo succede un po in tutto..non solo nell'equitazione,k le persone k hanno le giuste conoscenze sono messe più al centro dell'attenzione...i soliti "raccomandati"...

be è normale questo...cioè nn è normale ma purtroppo succede, tra gli junior young rider e senior, alcuni cavalieri meritevoli nn vengono minimamemente considerati dalla fise, mentre altri che nn hanno alcun merito sono glorificati, esempio lampante uno young rider ( nn ricordo se è ancora young rider o senior), nn si sa x quale merito sportivo dato che nn ottiene risultati, ma sicuramente mooooooolto raccomandato

Credo di conoscere sia Tizio che Caia.....però sono davvero bravi....certo hanno la fortuna di avere super genitori equestri.....Ma montano bene....non puoi negarlo....e poi si diventa campioni anche e soprattutto con i buoni istruttori e con i buoni cavalli....non bisogna dimenticarlo....
Onore al merito anche a chi non è figlio d'arte ma arriva a super risultati naturalmente....

Tutto vero ma nonostante buoni cavalli e buoni istruttori nella computer list non sono avanti.............

A me risulta che ad Emanuele (Gaudiano), tutte le riviste abbiano riservato articoli di più pagine.

Per quello che riguarda i "figli d'arte", devo dire che non si possa proprio dire niente...

I giovani figli di cavalieri, cito a memoria (sicuramente dimentico qualcuno) Emanuele e Francesca, figli di Roberto Arioldi; Filippo Codecasa e Filippo Bologni, nonchè i figli di Roberto Ciriesi; sono tutti molto forti.

Certo, hanno avuto "vita facile", e sono cresciuti in un ambiente dove tutto portava nella "direzione cavallo"; ma questi da me citati sono molto dotati e già competitivi ad alto livello.

Finalmente dei giovani che montano bene.


P.S: l'attribuzione dei punti in C.L è molto discutibile. Ci sono stati lunghi dibattiti a riguardo. E' da analizzare con molta attenzione, e comunque non fa molto testo.

Ma poi scusate se io fossi tra i primi in computer list sai quanto me ne fregherebbe di essere sul giornale?
cmq questo è un pensiero personale

Beh se consideri che non vai avanti senza gli sponsor,che gli sponsor ti cercano solo se hai una certa notorieta',che la notorieta' te la danno i media......forse un po' ti roderebbe essere tra i primi e non essere citato sui giornali.......io mi chiedo: a posizioni invertite, e cioe' con i figli d'arte in alto nella computer list e i non figli d'arte indietro,questi ultimi verrebbero citati da un giornalista?Non credo.
PS x Holden:non ho dubbi che i criteri di aggiornamento della computer list siano perfettibili ma è l'unico strumento da tutti consultabile per poter valutare i successi sportivi di un cavaliere.......

alcuni figli d'arte montano veramente bn e secondo me meritano di essere citati... ma ci sn dei casi in cui la "raccomandazione" è evidente (anche con nn figli d'arte)!

Lo so Lucky, ma è abbastanza normale dai.... è un meccanismo che c'è in ogni cosa....

Condivido, almeno nello spirito, le osservazioni di Lucky Boy. Nessuna critica ai 'figli d'arte', sia chiaro. Alcuni (sottolineo, alcuni) di loro hanno talento ed hanno già scelto questa strada come mestiere della loro vita. Succede, come è noto, anche in altri paesi molto più evoluti del nostro in campo equestre. Bene così, molti auguri. Il tema è un altro. Si può permettere l'equitazione giovanile italiana di puntare tutto o quasi sul futuro successo dei figli d'arte (attenzione alle illusioni, però : William Withaker ha vinto una gara di CdM a 18 anni, questo significa davvero talento ...) o è più giusto allargare la rosa ? Deve puntare su 3-4 o almeno su 20-30 ? Se la risposta, come credo, è la seconda, allora bisogna valorizzare (stage, concorsi all'estero, assegnazioni di cavalli competitivi, esposizione ai media, etc.) anche e soprattutto coloro che figli d'arte non sono. Che fanno una vita anche molto dura per per conciliare profitto a scuola ed equitazione, perché non è affatto detto che l'equitazione sarà la loro scelta di vita. Che non mangiano 'pane e cavalli' fin dalla nascita. Che non hanno un genitore competente che - giustamente - li assiste e li aiuta tutti i giorni. Che non hanno la fortuna di accedere alle opportunità offerte dall'esperienza e dalle conoscenze dei genitori (cavalli giusti al momento giusto, accesso a sponsor, etc.). Che sono esposti a costi (di investimento in cavalli, gestione e addestramento) molto più alti. Che non sono, insomma, dei predestinati e devono guadagnarsi il successo giorno per giorno. In caso contrario, si perderanno per strada (come è già successo in molti casi) giovani con un talento vero e naturale. Non credo che l'equitazione italiana se lo posssa permettere ....

Spero proprio non ci sia solo questo: non è che vincendo le gare con un cavallo fuoriclasse si ha tanto merito. La mia non vuole essere una critica a nessuno dei giovani nominati, sicuramente molto bravi e condivido le tue critiche, ma spero che le gare vinte non siano l'indice con cui misurare il merito altrimenti qui in Italia quelli "meritevoli" sarebbero quasi esclusivamente i ricchi che comprano supercavalli per fare le gare dei principianti (sto esagerando, ma almeno il concetto è chiaro). Il merito si deve misurare sulla bravura del cavaliere, la sua tecnica, i risultati di lungo periodo che ottiene con il suo cavallo (in termini di miglioramenti, di addestramento). Questo è il merito del cavaliere, poi le gare si vincono o si perdono, sappiamo tutti quanto quel pizzico di fortuna possa fare la differenza nella nostra disciplina.
Se ci basassimo solo sui risultati dovremmo dire che quest'anno Enhing è un cavaliere perggiore dell'anno scorso, ma è davvero possibile? Credo che il metro di giudizio da te proposto sia un po riduttivo, questo non toglie nulla alle tue critiche sicuramente fondate

Be shyboy, come dici tu certamente i risultati vanno visti nel lungo periodo, e nn sporadici risultati che si basano solo sul periodo junior o young rider, di"ricconi coi soldi" li ne è pieno, ma secondo me la svolta si vede nel passaggio alla categoria senior, molti figli di papa scomapiono, o si sentono nominare molto raramente, certo c è anche gente che si puo permettere dei super cavalli che sa montare sicuramente bene, e molti di loro nn sono professionisti, bisogna considerare anche questo, ma lo fanno solo a livello dilettantistico, alto livello ma pur sempre da amateur, di figli d arte bravi sopprattutto tra gli junior secondo me ce ne sono, hanno pur si dei buoni cavalli, ma secondo me montano anche bene, e vincono

Trovo che Nena abbia detto cose giustissime e si sia espressa benissimo.



Concordo completamente, in dressage é la stessa cosa. Credo che in Italia la stampa si dimentichi di quello che succede all'estero... abbiamo un'amazzone veramente brava in Italia a livello young riders, ma in Europa (non necessariamente Germania!) ci sono ragazze [i]della stessa leva[/i] che partecipano ed entrano nei primi 10 a Campionati Europei ed Olimpiadi...messi in questa prospettiva, i risultati della nostra amazzone appaiono, come dire, meno significativi...

Beh anche a me piacerebbe che il giudizio non si basasse solo sulle gare vinte.....ma ti immagini se tutto,anche la computer list si basasse su un giudizio.......svincolato dallle gare vinte.....
si perderebbe anche la foglia di fico dei criteri oggettivi di inclusione nella computer list.......comunque sciagurata la nazione che non investe sui giovani:e questo purtroppo in Italia non succede solo nell'equitazione