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 cavallo bolso 
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Iscritto il: mercoledì 17 maggio 2006, 14:08
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Messaggio cavallo bolso
salve a tutti ho controllato e non c'è nessuna discussione che parla di questo problema... io volevo capire meglio come un cavallo diventa bolso? ho il pony affianco al mio che lo è povero mi fa una tristezza, ogni volta che respira sembra l'ultima[:(] oggi hanno fatto l'ecografia ai polmoni e hanno detto che c'è del liquido, è 3 giorni che non mangia il cuore nn è danneggiato anche se è molto affaticato[:(] ragazzi che tristezza mi viene il magone poveri animali[:(][:(]


sabato 9 settembre 2006, 20:16
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Iscritto il: martedì 24 gennaio 2006, 10:13
Messaggi: 2272
Località: Piemonte - prov. Torino
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Io a parole mie non saprei spiegartelo bene...questo me l'avevano mandato tempo fa quando cercavo informazioni a riguardo.
"La bolsaggine
La patologia è purtroppo irreversibile: ma il cavallo può vivere bene con qualche accorgimento
(Holden)

La bolsaggine è considerata una grave patologia invalidante in sede di visita veterinaria di compravendita di un cavallo. Tanto grave in alcuni casi da pregiudicare la valutazione positiva del soggetto in questione da parte dello specialista.
Ma quando si dice che un cavallo è bolso, cosa si intende veramente? Significa solo che respira ‘facendo rumore’, che ha la tosse o i polmoni temporaneamente malati? E poi, la bolsaggine è la classica malattia legata alla qualità o all’età del cavallo o meglio del vecchio ronzino? Di tutto questo un po’, ma ovviamente l’argomento merita un necessario approfondimento.
In termini medici, la bolsaggine è chiamata malattia polmonare ostruttiva cronica o enfisema alveolare cronico. Si tratta di una patologia dell’apparato respiratorio, più esattamente del tessuto polmonare, a carattere cronico, non infettiva, che si manifesta con difficoltà respiratorie di diversa entità a seconda dello stadio della malattia stessa. Altri sintomi classici che l’accompagnano sono, insieme alle alterazioni funzionali respiratorie, la presenza di tosse persistente, il dimagrimento e una consistente perdita di resistenza durante lo sforzo fisico.
La malattia polmonare ostruttiva cronica presenta generalmente un decorso molto lungo e stabile, anche se fasi di maggior gravità possono intervenire di tanto in tanto in risposta a sollecitazioni negative ambientali o alimentari. In molti casi, infatti, le difficoltà respiratorie vengono acuite se il cavallo viene esposto alla polvere (della lettiera o del fieno) o in condizioni climatiche di caldo-secco, o dalla presenza ancora di pollini e materiali allergizzanti nell’ambiente.
Nel soggetto affetto da questa patologia, il ritmo dell’inspirazione è frequente e rapido con le narici dilatate. L’espirazione è invece prolungata e ciò viene reso più evidente da una marcata contrazione addominale sottolineata a sua volta da un sollevamento netto della fossa dei fianchi. Nei casi più seri si può notare anche una conformazione a botte dell’intero addome, creatasi in risposta alle esigenze di una respirazione anomala e un caratteristico dicrotismo respiratorio. La respirazione viene forzata dall’animale che ha ‘sete’ d’aria, tanto da sdoppiare l’inspirazione.
Il cavallo bolso, insieme ai sintomi sopra descritti legati al processo respiratorio, presenta nella stragrande maggioranza dei casi anche episodi di tosse, secca, a colpi brevi, a volte associata a un leggero scolo nasale. La tosse si manifesta in particolar modo dopo aver consumato il pasto. Meno individuabili rispetto ai sintomi fin qui descritti, e auscultabili chiaramente solo con l’aiuto del fonendoscopio, alla fine della fase di espirazione il cavallo bolso emette dei rantolii crepitanti, dei brevi fischi e, nei casi più avanzati, una iperfonesi percussoria è facilmente rilevabile dal veterinario.

Alla ricerca delle cause
La causa primaria della bolsaggine non è nota o quanto meno scientificamente comprovata anche se, dall’osservazione di un gran numero di casi, è possibile individuare numerosi elementi comuni.
In primo luogo, il fattore ambientale ne favorisce in modo determinate l’insorgenza. La permanenza per lunghi periodi in luoghi poco aerati, polverosi o chiusi è tra le prime cause di problemi respiratori nel cavallo, seguita poi dall’assunzione di fieno o granaglie anch’essi polverosi e ricchi di muffe.
Un’altra causa che si cela a monte della bolsaggine può risiedere nell’aver trascurato una qualsiasi forma infiammatoria legata all’apparato respiratorio (una banale bronchite, per esempio) che si è via via trasformata in cronica, minando le funzionalità respiratorie stesse. In assenza di certezze, anche l’elemento ‘ereditarietà’ non va completamente trascurato: di fatto alcuni soggetti sono più delicati rispetto ad altri e possono quindi essere più facile preda per tutte le patologie che conducono alla malattia polmonare ostruttiva cronica, abbreviata con la sigla Copd. Infine, anche sforzi fisici eccessivi possono contribuire all’insorgenza della patologia, soprattutto nei cavalli che hanno già ricorrenti disturbi respiratori. Attualmente però si è abbastanza concordi nel ritenere che la vera fase primaria della Copd vada identificata in una ipersensibilità di alcuni soggetti nei confronti di sostanze allergizzanti (pollini, polveri… ), qualcosa di simile alle patologie allergiche da polline così frequenti anche nell’uomo.

La meccanica della respirazione
La difficoltà respiratoria che si incontra nella bolsaggine è legata alla distensione degli alveoli polmonari, associata al restringimento delle vie aeree durante l’espirazione. In pratica il tessuto di cui si compone ogni singolo alveolo smette di essere elastico, né si gonfia né si sgonfia. Di fatto, la dimensione dell’alveolo è leggermente superiore rispetto a quella dell’equivalente sano quando è sgonfio (espirazione) e inferiore rispetto all’alveolo sano gonfio (inspirazione).
La distensione del tessuto di cui sono composti gli alveoli può dipendere da una sua minor resistenza alle sollecitazioni o da parziali ostruzioni al passaggio dell’aria e porta in ogni caso a un assottigliamento delle pareti degli alveoli stessi che possono anche rompersi, originando irregolari sacche aeree. Ora, dato che è proprio l’alveolo il punto di incontro tra il carburante ‘ossigeno’ e il sangue che ha il compito di trasportarlo ai dipartimenti muscolari in tutto il corpo, nel momento in cui la sua funzionalità viene compromessa ne risente l’intero organismo che non può più essere correttamente ‘approvvigionato’. Da qui sintomi quali la perdita di peso, la scarsa condizione e soprattutto la diminuzione complessiva di resistenza a qualsiasi tipo di lavoro.

Una patologia irreversibile
Il decorso della malattia, come abbiamo detto, è molto lento e un cavallo bolso può vivere tranquillamente per molti anni se correttamente gestito. Accanto a questo dato rassicurante è però necessario chiarirne un altro: si tratta di una patologia progressiva e le alterazioni anatomiche che causa all’interno del polmone sono irreversibili. In pratica, possiamo contenere la malattia, gestirla con attenzione ma non possiamo guarirla. Inutile quindi ricorrere a ‘ritrovati miracolosi’ o terapie massacranti limitate in tempi brevi. Dobbiamo piuttosto orientarci verso cure il meno invasive possibile che possano quindi essere sopportate dall’organismo del cavallo per tempi lunghissimi ed aiutarlo ad arginare il problema.
In questo senso, la cura dell’ambiente in cui vive è molto importante. Un cavallo che abbia già manifestato problemi di bolsaggine, seppur in forma lieve, deve essere tenuto il più lontano possibile dalla polvere. Il che, tradotto in termini di scuderia, significa selezionare lettiere, foraggi e pietanze con grande attenzione. Il box, poi, a discapito magari di un po’ di inutile tepore, deve essere il più arieggiato possibile, magari con la finestra aperta in estate e in inverno. Ovviamente l’opzione prato sarebbe l’ideale, in qualsiasi stagione, di giorno e di notte, ma pochi la possono garantire al proprio amico e quindi, in alternativa, ci si può accontentare di quante più ore possibili al paddock. Ovviamente, un soggetto bolso non deve essere sottoposto a un regime di lavoro pesante o che gli richieda sforzi fisici eccessivi. Deve essere tenuto in movimento ma senza che l’organismo venga sollecitato in modo sostanziale.
Per quanto riguarda i farmaci, per tenere a bada la bolsaggine si utilizzano preparati broncodilatatori ed espettoranti sotto forma di polveri da mischiare ogni giorno con il cibo, da servire leggermente inumidito per mascherarne in parte il sapore. Solo in casi di crisi acute gravi o provocate da allergie hanno un buon riscontro terapeutico gli antistaminici e i corticosteroidi, che tuttavia non possono essere somministrati per periodi lunghi o comprometterebbero altri delicati meccanismi dell’organismo.

Parola d’ordine: non drammatizzare
Come tutte le malattie croniche, anche la bolsaggine va affrontata con grande perseveranza ed equilibrio. La vita del nostro cavallo non finisce certo al momento in cui gli viene diagnosticata la patologia, che come abbiamo detto, pur essendo seria e progressiva, ha tempi lunghissimi e oltre tutto può essere attenuata efficacemente da un’igiene ambientale attenta e dalla somministrazione quotidiana di farmaci. Ovviamente, la diagnosi della malattia polmonare ostruttiva cronica è una innegabile ipoteca sulla sua attività futura e questo è il motivo per il quale, in fase di compravendita, viene definita ‘patologia invalidante’ e quindi catalogata tra i ‘meno’ nella valutazione complessiva di un soggetto. Il cavallo bolso, seppur ben curato, non è in grado di condurre, con buona consistenza di resa, alcuna attività agonistica, non almeno senza accorciare considerevolmente i tempi d’attesa di vita del cavallo stesso. Può vivere invece molto a lungo e senza particolari disagi se mantenuto in una condizione di semi-riposo, dalla quale può di fatto trarre grandi benefici sia sotto il profilo fisico sia sotto quello psicologico. Non tuttavia inattività totale: ricordiamo sempre che l’immobilità, il confino in box e la noia possono infatti essere altrettanto dannosi e dare origine a mille altre patologie, altrettanto nocive e gravi."


lunedì 11 settembre 2006, 11:53
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