So che molti utilizzano il cardiofrequenzimetro nell'endurance, ma non so se qualcuno lo utilizza correntemente nel dressage. Sarebbe interessante perchè oltre che l'affaticamento questo strumento indica anche il livello di stress, e lo indica in modo obiettivo (misura anche lo stress mascherato e "trattenuto" dall'addestramento). C'è chi dice che il dressage può essere estremamente stressante per il cavallo, animale "claustrofobico" che tollera con difficoltà il controllo continuo che è il cuore di questa disciplina.

Qualcuno ha notizie/esperienze al proposito? Scusatemi se la domanda è banale - mi interessa l'addestramento in generale, ma del dressage so pochissimo.

Sí sí... mi ricordo (non benissimo) di uno studio fatto dalla solita Dr Hilary Clayton... qualcosa come: un cavallo che prendeva sempre dei votacci in un certo movimento (passage? mi sembra di ricordare che il cavallo aveva un bellissimo passage naturale, ma montato non si riusciva a riprodurlo). Sembrava fosse una questione di abilitá o addestramento ma la situazione non migliorava. La Dr Clayton come esperimento usó il cardiofrequenzimetro e scoprí che il cavallo andava in uno stato di stress inspiegabile ogni volta che gli veniva chiesto il passage... quindi non era una questione di addestramento ma di stress. Lavorando sul rilassamento il problema si risolse!

Peró questo era un articolo pubblicato un paio di anni fa su Dressage Today, e né prima né dopo di allora io ho mai sentito piú niente sull'argomento. Peccato perché é veramente interessante.

E con quale parametro si misura lo stress, la quantità di battiti?
Il mio puledro detesta fare il passo spagnolo, se vuole lo fa veramente bene, ma bisogna combattere parecchio, il piaffer ad esempio, esercizio sicuramente più impegnativo lo fa serenamente...mhà...

si monitora il battito per avere un range "normale".. quando il cuore sale oltre la soglia massia è segnale di stress..

ci deve essere un grande lavoro a monte per stabilire range costanti e significativi..