tisha ha scritto:
quello che mi preoccupa infatti è la sollecitazione dei tendini per via della continua tensione degli arti dovendo tenere il cavallo bene o male sempre in circolo (per quanto grande) ..e poi comunque macinare tanti km su fondo in sabbia non so quanto possa giovare.....
Daccordissimo!
Il lavoro che avevo fatto (sinceramente tre anni fa... quindi non ricordo benissimo!) era per provare su una distanza nota il tempo di affaticamento della cavalla alle varie andature ed il suo tempo di recupero in quanti metri (anzichè in secondi/minuti).
Era per conoscere più "oggettivamente" le capacità della cavalla.
Se ben ricordo le avevo fatto fare alcuni giri di passo fino a che il battito non si era stabilizzato (sai, posto nuovo, terreno morbidino, spazio, cavalli in allenamento,...), poi ho trottato alla sua velocità preferita tenendo d'occhio il cardio, contavo i giri e mi mettevo al passo quando saliva sopra i 130. Aumentavo sempre di più la velocità ogni volta che ripartivo e vedevo quanti giri riusciva a fare rimanendo sotto i battiti stabiliti.
Inoltre c'era un amico (il proprietario della cavalla tra l'altro) che mi cronometrava così sapevamo la velocità effettiva che stavamo tenendo (in mancanza di cardio satellitare è più comodo che inseguire il cavallo con la macchina!!
)
Quindi non è che ho trottato per due ore filate nella sabbia... Ovviamente se la sentivo stanca, battiti o no, rallentavo.
I valori precisi non me li ricordo... In genere la cavalla al trotto e al galoppino era sui circa 115 costanti.
Comunque per me è meglio ippodromo piccolo (anche se più "asimmetrico") perchè hai più precisione nel valutare la distanza percorsa (chi cronometra è facilitato e non devi urlargli dall'altra parte del campo: "stop!! sono a 700 metri!"...
Ciao , vado a finire la tesina...