Le barriere che facilitano il salto
Domenica, 15 Luglio 2007 ore 14 e 19 Scritto da FedericaLe barriere che facilitano il salto.
Spesso incontriamo delle difficoltà mentre andiamo ad affrontare un salto. I casi più frequenti sono il Cavallo che accelera e il cavallo che pare di "legno" e senza Impulso. Molti reagiscono agitandosi, rischiando così di commettere due grandissimi errori. Nel primo caso, se il cavallo accelera, alcuni reagiranno tirando le redini, nel secondo caso, muovendosi in sella nel tentativo di spingere il cavallo. Dure errori molto gravi che fanno perdere l'equilibrio del cavallo proprio nel momento in cui ne ha più bisogno, mentre si avvicina al salto.
Allora, per ovviare a questi errori molto frequenti, esiste un esercizio, quello delle barriere a tre passi .
PREPARAZIONE
Preparare l'esercizio è molto facile. Costruiamo un ostacolo con due pilieri e due barriere, la classica "crocetta", col punto più basso ad un'altezza di 40 cm circa. Davanti alla crocetta si sistemi una barriera a circa 3 metri scarsi dal salto, in genere "tre passi". Deve essere posizionata perfettamente parallela al salto e deve essere affrontata al Trotto. Questa piccola astuzia costringerà i cavalli più "fiacchi" a mantenere una maggiore presenza , e contemporaneamente, obbligherà i cavalli che tendono a scaraventarsi sul salto a rallentare.
La barriera a tre passi serve per migliorare la tecnica cavallo, anche se in sella c'è un cavaliere non troppo esperto. Questo esercizio costringe il cavallo a staccare sempre alla distanza ottimale, e corregge i difetti di quei cavalieri che per la ‘foga' , tendono a saltare "grande" (un tempo prima del salto) oppure che per inesperienza, sbagliano la distanza, arrivando sempre troppo sotto al salto. Arrivare sotto al salto non è del tutto sbagliato, perché è un buon esercizio per sciogliere la schiena di quei cavalli troppo rigidi, che tendono a staccare tempi prima del salto e ad affrontare l'ostacolo senza effettuare una parabola, ma come se dovessero saltare in lungo. A lungo andare però, se il cavaliere fa compiere al cavallo salti sempre troppo sotto all'ostacolo, il cavallo potrebbe stancarsi, arrivando anche a rifiutare l'ostacolo.
Quindi un po' di esercizio va bene, ma non esagerare!!Soprattutto non ripetere lo stesso esercizio tutti i giorni, appunto per evitare questi spiacevoli problemi.
COME SI AFFRONTA L'ESERCIZIO
Il cavallo deve arrivare sulla barriera perpendicolare al salto, con un trotto deciso e un ritmo costante. Le gambe devono essere aderenti al costato e anche sulla barriera non dobbiamo mai perdere il contatto con la bocca, ma aumentare la pressione delle gambe sul costato. Questo darà più impulso al cavallo. Arrivati davanti al salto il cavallo accorcerà un po' il Passo degli anteriori in modo da portare sotto i posteriori, e spiccherà il salto. Noi dovremo seguire l'estensione dell'incollatura con le mani, senza accovacciarsi sul collo del cavallo, perché l'altezza del salto non è quella di un Gran Premio!!
Altri due errori da non fare: il cavallo sulla barriera non deve staccare al Galoppo e anche se alza la testa prima della barriera, noi non dobbiamo sollevare le mane, ma tenerle basse, all'altezza del Garrese.
in collaborazione con: